Cardito

«Sono trent'anni che faccio questo mestiere ma non mi ero mai trovato di fronte a una situazione così raccapricciante»: Vincenzo Tipo, il primario del Pronto soccorso del Santobono di Napoli, descrive così la scena a cui ha assistito ieri quando la sorellina del bambino di sette anni ucciso a Cardito a colpi di scopa è arrivata in ospedale. E’ rientrato in servizio subito, una volta allertato.

I segni lividi sulle braccia dicono che Noemi, otto anni, ha cercato di difendersi. Dicono che ha cercato di parare, proteggere il volto dai colpi dell’uomo che non ha esitato a fare del male. Ha fatto del male a lei e al suo fratellino. Da 24 ore la piccolina è ricoverata all’ospedale Santobono di Napoli. Giuseppe, il suo fratellino, non ce l’ha fatta. Lui, sette anni appena, era già morto quando la polizia, ieri, ha fatto irruzione nell’appartamento a Cardito dove era stata segnalata una violenta lite.

Tony Sessoubti Badre, 24 anni, nato in Italia da genitori tunisini, è accusato di omicidio volontario aggravato e tentato omicidio aggravato.

«E’ stato Tony, l’amico di mamma», ha sussurrato Noemi in lacrime alla vista dei poliziotti. Ma la piccola, come spiega il primario del pronto soccorso dell’ospedale pediatrico di Napoli ieri è stata muta per ore. Poi alle sue prime parole i medici e infermieri hanno tirato un sospiro di sollievo.

«Ora è fuori pericolo, ma è assistita da psicologi la piccola Noemi . Ha trascorso una nottata tranquilla. - come racconta il primario Tipo -. La piccina è ricoverata nel reparto dei neurochirurgia del Santobono. E’ piantonata nella sua stanza dalle forze dell’ordine con due infermieri e un team specializzato di psicologi. Contusioni e tumefazioni multiple sul viso e corpo della piccola avevano fatto temere il peggio. La bambina - racconta Tipo - aveva il volto tumefatto ma soprattutto sangue sul cuoio capelluto, tutte ferite compatibili con l'ipotesi di percosse». Tipo ha spiegato che la bambina è affidata alle cure dell'ospedale dalla polizia e che attorno alla piccola c'è molta cautela.

Il nuovo bollettino medico ha confermato che la piccina è fuori pericolo. Fortunatamente. Un miracolo. Suo fratello è morto, ma lei non sa ancora nulla. Pensava stesse dormendo con il viso tumefatto, una maschera di lividi e sangue sul divano della loro casa in via Marconi a Cardito di Napoli.

Sotto quella casa stamane qualcuno ha deposto una corona di fiori.

 

«Le condizioni di salute di Noemi erano critiche - spiega Tipo - . E’ stata forte, non presenta lesioni agli organi interni e neanche lesioni cerebrali». Su di lei hanno vigilato per ore il personale specializzato della struttura. Era arrivata scortata da una vicina, che poi è stata identificata e allontanata per essere sentita dalle forze dell’ordine. Ora aspettiamo il giudice tutelare che comunicherà eventuali disposizioni». La sorellina di quattro anni è stata già accolta in una struttura protetta.