"Tanti atti di negligenza perpetuati nel giro di 20 anni, 43 vittime e tante famiglie abbandonate completamente nel dolore. Continuerò a battermi per la verità e la giustizia. Questa tragedia immane in qualche modo dovrà vedere dei colpevoli, ma non per tramutare la tragedia in odio, ma per dare voce alla domanda di giustizia e sicurezza degli italiani. Uno stato che non salvaguarda la sicurezza dei suoi cittadini non può dirsi Stato.
Saranno le perizie, in parte anche le nostre, a dare alla Procura la dimostrazione di quali siano le responsabilità di questa tragedia. L’8 febbraio dovrebbe partire la fase dibattimentale: si dice che potrebbe slittare, che potrebbero esserci altri indagati. Noi ci saremo: vogliamo che venga fuori la verità e venga fatta giustizia».
Queste le parole pronunciate con un nodo alla gola e le lacrime agli occhi da Roberto Battiloro, il papà di Giovanni, giovane videomaker di Torre del Greco, che insieme a Matteo Bertonati, Gerardo Esposito e Antonio Stanzione, trovarono la morte sul Ponte Morandi a Genova in quella tragica vigilia di ferragosto del 2018.
A Giovanni Battiloro la consegna alla memoria del tesserino di pubblicista, una iniziativa fortemente voluta dall'Ordine dei Giornalisti nazionale e campano. Sul tesserino la sua foto, con l’inseparabile telecamera. Nell'aula baronale del Comune di Torre del Greco tanta la partecipazione commossa della comunità che si è stretta intorno alle famiglie dei 4 ragazzi, ancora una volta.
“Questo tesserino è un traguardo al quale lui tendeva per esprimere la professionalità che stava acquisendo tutti i giorni sul campo – ha aggiunto il papà di Giovanni - Mi batterò perché ci sia un osservatorio sul lavoro dei cronisti e dei videomaker per strada”.
Ed è a loro, ai giovani cronisti come Giovanni, che il presidente dell'Ordine nazionale dei gionalisti Carlo verna e dell'Ordine della Campania Ottavio Lucarelli hanno voluto lanciare un messaggio di solidarietà e sostegno.
“Questo tesserino Giovanni se lo era guadagnato già sul campo da molto tempo. Giovanni, con la sua passione, il sorriso, l'educazione, lascia un messaggio a tutti i giovani che lavorano duramente. Questo mestiere, tra tante difficoltà, continua ad attrarre moltissimi giovani. Dobbiamo lavorare per loro perché possano continuare a raccontare quello che succede. Stanno in giro spesso notte e giorno, e sono pagati poco. Sono loro il baluardo di pluralismo e democrazia. Per questo come Ordine contestiamo fortemente il taglio dei fondi all'editoria voluti da questo Governo, perché non vanno a colpire la grande stampa, ma proprio i giovani che si avvicinano al giornalismo con grande passione”.
Carlo Verna ha anche anncuniato che quest'anno ci sarà un altra cerimonia di tesseramento alla memoria. Oltre a Giovanni Battiloro infatti sarà consegnata l'iscrizione all'albo dei giornalisti anche ai familiari di Antonio Megalizzi l giovane reporter ammazzato a Strasburgo da un terrorista.
Per la comunità di Torre del Greco, che nel 2018 ha pianto troppe volte per la perdita tragica di suoi concittadini, quella di oggi è una delle tante iniziative che il comune intende portare avanti nella loro memoria.
“Giovanni, Antonio, Gerardo e Matteo vivranno sempre nei cuori dei tanti che li hanno conosciuti - dice il sindaco Giovanni Palomba - Siamo stati vicinissimi alle famiglie dei nostri 4 ragazzi. Questo tesserino nell'aula consiliare del palazzo baronale è un momento importante per tutti. Ma ci saranno altre iniziative. Finora abbiamo fatto fiaccolate, tornei, e un monumento a ricordo dei nostri 4 ragazzi per non dimenticare. Ce ne saranno altre”.
Presenti anche l’assessore regionale Chiara Marciani e la consigliere regionale Loredana Raia, che hanno annunciato l’avvio di un premio ai talenti vesuviani intitolato alla memoria dei quattro amici di Torre del Greco.