Sarà discusso il 29 gennaio, dinanzi al Tribunale del Riesame di Napoli, il ricorso dell'avvocato Antonio Mirra contro l'ordinanza con la quale lo scorso 16 gennaio il gip Loredana Camerlengo, su richiesta del sostituto procuratore Francesco Sansobrino, ha spedito agli arresti domiciliari Angelo Iannotta, 46 anni, di Sant'Agata dei Goti, l'appuntato dei carabinieri, in servizio fuori provincia, accusato di essere il presunto responsabile dell'esplosione dell'ordigno che la notte di Capodanno, nella cittadina saticulana, aveva provocato gravi lesioni ad Antonietta, una 36enne che con il compagno stava festeggiando nella tendostruttura allestita in piazza Trieste.
La malcapitata era stata colpita al torace e ad un polmone da una scheggia di un ordigno che, innescato all'esterno della struttura, “ad una distanza di 8 metri e 40 centimetri”, aveva bucato in tre punti il tendone e centrato la poverina, che si trovava due metri e mezzo più in là, rischiando di ferire anche altre persone. Le sue condizioni, inizialmente gravi, sono poi per fortuna migliorate.
Comparso dinanzi al giudice per l'interrogatorio di garanzia, Iannotta si era avvalso della facoltà di non rispondere, mentre il suo legale aveva definito assolutamente spropositata la misura a carico del suo assistito, disposta, sul versante delle esigenze cautelari, sul presupposto del pericolo di reiterazione del reato, ritenuto insussistente. Argomenti al centro del ricorso al Riesame.