"Se decidera' di dirigere la prua verso Napoli trovera' un porto aperto, perche' nessun atto di chiusura dei porti e' mai stato emanato, autorita' portuali sempre pronte ad accogliere le legittime richieste di chi chiede ospitalita', una citta' profondamente democratica in ogni sua istituzione, una catena umanitaria composta da circa 6.000 persone".
Cosi' nella lettera inviata dal Comune di Napoli a Jeroen Peter, capitano di Sea Watch 3, la nave della Ong da cinque giorni nel Mediterraneo con a bordo 47 migranti salvati che nessun Paese vuole e che si sta dirigendo verso nord per ripararsi dalle pessime condizioni meteo-marine sotto Siracusa, al limite delle acque territoriali italiane.
«Le notizie che ci arrivano dai mezzi di informazione, anche in questi minuti nei quali le scriviamo, - si legge - confermano che la sua nave, che di nuovo e meritoriamente ha salvato altre vite umane a poche ore dalla tragica morte di oltre cento persone che inseguivano il desiderio di una vita almeno decente, si trova in forte difficoltà per le condizioni del mare e per le precarie condizioni a bordo. Le confermiamo, come abbiamo già avuto modo di dirle personalmente e nell'incontro che si è tenuto a Malta nelle scorse settimane con il vicesindaco di Napoli, - prosegue il testo - che se lei deciderà di dirigere la prua verso Napoli troverà un porto aperto».
La catena umanitaria. Sono migliaia le persone della "catena umanitaria" che hanno risposto all'invito di De Magistris. L'appuntamento e' in programma fra due giorni "proprio a Napoli. L'intero territorio, continua la lettera, "seguira' e tutelera' il vostro arrivo. De Magistris ribadisce: “Napoli non sarà mai complice di crimini contro l'umanità”
Anche il cardinale Crescenzio Sepe questa mattina, in visita all'ospedale pediatrico Santobono di Napoli ha esortato ad aprire i porti e i cuori ai migranti.
"Bisogna sensibilizzare tutti su questo tema e mettere strutture a disposizione loro. Con gli adulti ci sono tanti bambini sulle navi dei migranti alcuni anche da soli, alla deriva non solo fisica ma anche psicologica. Aprire le case a questi migranti è un dovere umanitario, sociale e cristiano". ha ribadito l'arcivescovo.
Ma Salvini non farà un passo indietro, per nessuno.
“Spiace constatare che, mentre io lavoro per gli interessi degli italiani (prevedendo anche più soldi e forze dell'ordine per la sicurezza di
Napoli) il sindaco De Magistris continua a occuparsi solo di immigrati” ha etto il M inistro dell'Interno.