Afragola

Soltanto sei giorni fa Afragola esultava perché il ministro dell'Interno Matteo Salvini era venuto fin qui per rassicurare tutti: "lo Stato c'è. La camorra non vincerà". Da una settimana la città era presidiata dalle forze dell'ordine. Pattuglie ad ogni angolo, l'intensificazione dei controlli aveva restituito un po' di serenità ai commercianti e ai cittadini. Ma è durata poco. La notte scorsa un altro ordigno è stato collocato davanti a una Tabaccheria di Via Calvanese.

Si tratta di un ordigno artigianale riempito di liquido infiammabile che qualcuno ha messo davanti all' ingresso, un "giocattolo" che si può costruire tranquillamente a casa.  La bomba non è esplosa, ma le fiamme che si sono sprigionate dalla benzina hanno parzialmente danneggiato la porta d' ingresso del negozio.

E con questo salgono a nove le bombe messe davanti ai negozi di Afragola dall'inizio dell'anno.

Una serie di attentati che nelle ultime settimane ha fatto scattare l'allarme al punto da spingere il sindaco Claudio Grillo a chiamare in aiuto il Viminale. Il Ministro Salvini è arrivato in città il 18 gennaio scorso, subito dopo la bomba piazzata davanti alla pizzeria Sorbillo a Napoli.

Durante la sua visita Salvini annunciò anche lo sgombero delle case popolari del Rione Salicelle, per metà occupate abusivamente, molte gestite direttamente dalla camorra. Il Ministro aveva assicurato anche l'invio di altre forze dell'ordine. Manca ad oggi in città un efficace sistema di videosorveglianza per il quale sono stati messi a disposizione dal Viminale circa 20 milioni di euro, risorse a cui il comune di Afragola potrà attingere non appena sarà pronto il bando.

Dopo l'episodio della notte scorsa il sindaco Grillo è andato sul posto a portare la sua solidarietà agli esercenti colpiti. La gente è sgomenta, ad Afragola è tornato lo sconforto.

Grillo però dice di non aver perso la speranza. Le indagini proseguono, posso confermare che c'è una grande attenzione da parte delle forze dell'ordine, presto arriveremo a una soluzione di questa triste vicenda – ha dichiarato il primo cittadino – Per fortuna l'ordigno non è esploso, ma per noi è un atto di sfida. Ci stiamo muovendo per far partire al più presto anche la videosorveglianza, ma la burocrazia rallenta tutto. Percepisco lo sconforto della gente, ma bisogna avere fiducia”. ha concluso il sindaco di Afragola.