Avellino

Le amministrative si avvicinano e il totosindaco, ad Avellino, diventa scatenato. Nomi, ipotesi, coalizioni e civismo diffuso e profuso stanno animando il dibattito di questi giorni. Di tempo, certo, ce n’è ancora ma la convergenza sui candidati alla fascia tricolore devono venir fuori per far ruotare adesioni e programmi intorno ad una unica figura di riferimento.

Se da un lato vengono dati per ufficiali i nomi di Luca Cipriano e Gianluca Festa spunta anche il nome di Maurizio Petracca. Nessuna ufficialità, ma Petracca, godendo della stima del Governatore De Luca, potrebbe essere il candidato giusto per la garantire la convergenza in una buona porzione dei popolari. Insomma, petracca potrebbe compattare i deluchiani ad Avellino.

Il consigliere regionale che potrebbe anche saldare la frattura apertasi tra i demitiani, richiamando alle fila quelle anime di centrosinistra che ruota intorno al governatore Vincenzo De Luca. Non conferma l’ipotesi il segretario provinciale del partito Giuseppe Del Giudice, che punta a costruire un programma di coalizione forte e su cui puntare.Petrcca, presidente della commissione agricoltura, resta intanto, secondo i beninformati, il nome possibile su cui poter reggere anche le alleanze.

Il fronte comune, guardando al futuro e alle possibili alleanze da costruire, è quello di sconfiggere i 5 Stelle.

Lo stesso Ciriaco De Mita, che ancora non si sa se proverà a ridiventare sindaco nel suo comune di Nusco, ad Agorà non ha risparmiato bordate all’esecutivo giallo-verde: «La sera litigano e la mattina fanno gli accordi. Quando ascolto Di Maio che ipotizza una nuova forma di Stato sociale inorridisco (…) L’altro, invece, mi sa che è molto attento agli umori mediocri. L’episodio di Afragola è di uno squallore insopportabile». Aveva commentato amaro in tv il sindaco Di Nusco.