Acque agitate all'interno dei Dem napoletani e campani. Dopo il flop delle iscrizioni - ad oggi sono soltanto 8mila gli iscritti al Pd napoletano a fronte dei 24 mila di due anni fa – ora anche sul voto per la scelta del segretario regionale piomba l'incognita dopo che ieri Rodolfo Visconti ha rinunciato alla corsa, il che ha fatto decidere per l'ennesimo rinvio. Se ne parlerà il 3 marzo.
Rodolfo Visconti ha annunciato il ritiro della propria candidatura per sostenere l’elezione di Leo Annunziata, sindaco di Poggiomarino (Napoli), che poi sarebbe anche il candidato su cui punta il Governtaore Vincenzo De Luca.
In una dichiarazione congiunta, Annunziata e Visconti spiegano di aver “condiviso la necessità di un rilancio unitario dell’azione politica del partito in ambito regionale, a partire dalla Città metropolitana di Napoli. Asse portante di tale rilancio – aggiungono – dovranno essere la valorizzazione dei tanti risultati conseguiti dall’importante azione di governo della Giunta regionale, il più ampio coinvolgimento di circoli e militanti, una grande apertura al mondo civico, professionale, culturale ed associativo”.
Restano 3 i candidati alla segreteria regionale del Partito democratico della Campania: Umberto Del Basso de Caro e Leo Annunziata, entrambi di area Martina, e Armida Filippelli, area Zingaretti, una preside napoletana, da sempre in prima linea sul fronte della dispersione scolastica e della legalità.
Quasi contemporaneamente Piero De Luca, deputato pd e figlio di Vincenzo, ha fatto sapere che in Campania voterà Leo Annunziata e a Roma voterà per Maurizio Martina.
Immancabili i veleni. In queste ore gli avversari di De Luca sollevano anche il caso della presunta incompatibilità di Annunziata. Secondo il regolamento la carica di sindaco sarebbe non compatibile con quella di segreteratio regionale del partito. Se dovesse essere eletto il sindaco di Poggiormarino potrebbe vedersi impugnare un minuto dopo l'elezione.