Moschiano

Con una lettera aperta, Alessandro Manzi, titolare della struttura alberghiera di Moschiano che si è resa disponibile presso la Prefettura di Avellino ad ospitare i profughi, si rivolge ai cittadini della comunità del Vallo per spiegare le sue ragioni. L'obiettivo è placare innanzitutto i toni e far capire alla gente del paese che non ci saranno problemi di ordine pubblico, nè speculazioni sulla pelle dei disperati.

«Io sto cercando di fare due cose. La prima è aiutare queste persone che scappano dalla guerra; la seconda è lavorare per mantenere aperta questa struttura. Purtroppo, ultimamente, portare avanti l’attività è sempre più difficile. In questo modo, uniamo le due esigenze. Per me è un onore aiutare le persone che vivono situazioni difficili. Così sto cercando di presentare un progetto insieme ad una cooperativa che opera già nel sociale e che si occuperebbe di tutti i servizi aggiuntivi all’ospitalità. Infatti - prosegue il signor Manzi - oltre all’accoglienza vera e propria, la struttura si impegna a fornire anche l’assistenza linguistica, culturale e sanitaria insieme al supporto psicologico. Spero di essere riuscito a spiegare bene il tutto e di ricevere il favore della gente e delle Istituzioni».

 

Rocco Fatibene