Stipendi di dicembre non ancora pagati, nessuna notizia al momento su una nuova convocazione al Mise, i giorni passano e la situazione si fa sempre più complicata alla IIA di Flumeri.
Nessuna soluzione né per l’azienda ufitana che per la sorella sventurata ex Bredamenarinibus. A preoccupare maggiormente è l’assenza dei finanziamento Sembra essere svanita ormai la promessa della nazionalizzazione da parte del governo non c'è più traccia.
A rischio anche nuove commesse. Una situazione dunque confusa e preoccupante per centinaia di lavoratori che rischiano davvero di finire in mezzo ad una strada.
"Nonostante le promesse fatte nel corso dell'ultimo incontro al Mise alla presenza del presidente Bene con i delegati delle Rsu - commenta il segretario generale della Cgil Bologna Maurizio Lunghi - si sta continuando ad assistere ad un a farsa. Non ci sono i finanziamenti necessari per reggere l'esigenza di produzione dell'impresa e quindi allo stato attuale non vi è liquidità sufficiente per pagare gli stipendi.
Vi è poi il capitolo cassa integrazione. "Come organizzazione sindacale non abbiamo intenzione di firmare il provvedimento chiarisce Francesco Pernice, delegato Fiom - le commesse ci sono, il lavoro c'è, noi chiediamo di poter lavorare. Questo per Flumeri ma soprattutto per Bologna visto che rappresentiamo i lavoratori e non abbiamo nessuna intenzione di firmare una cassa integrazione. L'azienda se vuole lo faccia in maniera unilaterale".
"La giornata odierna potrebbe essere quella decisiva per una schiarita complessiva sul futuro di IIa - a sostenerlo è il segrerario provinciale Fismic Giuseppe Zaolino - da ambienti romani bene informati il consiglio di amministrazione convocato per oggi , dovrebbe sbloccare il pagamento dello stipendio di dicembre e dare il via libera al progetto di Invitalia di riacquisto del 60% delle quote societarie detenute dai turchi di Karsan."
Le notizie che filtrano da Roma dichiara il Segretario della Fismic Irpina Giuseppe Zaolino se confermate, potranno dare finalmente una svolta alla vertenza .
"Il Governo manterrebbe l’impegno a modificare lo statuto di Invitalia che non avrebbe più bisogno di un partner privato per agire e diventerebbe il soggetto pubblico da affiancare a Leonardo – Finmeccanica nel gravoso compito di rilanciare IIA. Aspettiamo gli annunci ufficiali continua Zaolino prima di dare un giudizio di merito anche perche’ troppe volte in passato, agli annunci non son seguiti i fatti.
Intanto sul Durc, va chiarito per informazioni acquisite dall’Inps che fino al 3 gennaio era tutto regolare e che l’attuale società ha effettuato in ritardo i versamenti contributivi, regolarizzando solo nelle ultime ore la situazione.
Dopo questo CdA conclude Zaolino, ci aspettiamo nei prossimi giorni la convocazione al Mise per imprimere una svolta produttiva ed occupazionale, discutendo di Piano Industriale ed in quella occasione ci aspettiamo anche la presenza del Ministro Di Maio."