"Ci misuriamo con problematiche che fanno tremare i polsi e che quotidianamente mettano a dura prova chi opera nel sociale". 

Comincia così l'intervento che ha rilasciato questa mattina la responsabile dell’ufficio politiche del Welfare della Ugl Caserta Marianna Grande a margine di un incontro con la cittadinanza. 

"Viviamo nella provincia col più alto tasso di incidenza di cure tumorali della regione, eppure si discute del ridimensionamento dell'offerta sanitaria. Siamo agli ultimi posti in Italia per la  qualità della vita, nell'alto casertano l'inquinamento è una piaga purulenta tant'è che sui nostri territori abbiamo ospitato la discarica abusiva più vasta e potenzialmente pericolosa d'Europa i cui veri effetti sulla popolazione locale non sono ancora conosciuti.

Ci districhiamo tra proposte di assurdi insediamenti industriali ed un lavoro che troppe volte è precario, stagionale, sottopagato, legato spesso ad un sistema agricolo che non riesce a decollare e che sconta l'infamante etichetta di -terra dei fuochi-.

L'indigenza è la normalità, l'Fbi indaga su un traffico d'organi che avrebbe base logistica sul litorale domizio ed i servizi per i cittadini sono erogati in maniera approssimativa. In questa parte di provincia di Caserta la Ugl intende spendersi con tutte le sue forze, ma bisogna prendere atto che viviamo in un mondo globalizzato, pertanto sono anacronistici e li ripudiamo con sdegno i vecchi riti dell'Italia dei campanili targata anni 50, fatti di incontri al bar per cercare accordi, di passeggiate in giro per i piccoli paesi necessarie a diffondere pettegolezzi sessisti e di improbabili campagne acquisti tra sigle.

La Ugl a guida Palumbo" ha concluso la sindacalista "si contraddistingue per la trasparenza e per il coraggio, chi ne è dotato non può che stare in squadra".