Arresti domiciliari. Li ha disposti il gip Loredana Camerlengo, su richiesta del sostituto procuratore Francesco Sansobrino, per Angelo Iannotta, 46 anni, di Sant'Agata dei Goti, un appuntato dei carabinieri in servizio fuori provincia, ritenuto il presunto responsabile dell'esplosione dell'ordigno che la notte di Capodanno, nella cittadina saticulana, aveva provocato gravi lesioni ad una 36enne che con il compagno stava festeggiando nella tendostruttura allestita in piazza Trieste.
La malcapitata, centrata al torace e al polmone da una scheggia che, proveniente dall’esterno, aveva bucato il tendone, era stata trasportata al Rummo, sottoposta ad un intervento e giudicata in prognosi riservata. Le sue condizioni, poi, sono per fortuna migliorate.
Immediato l'avvio dell'attività investigativa dei carabinieri del Reparto operativo del Comando provinciale e della Compagnia di Montesarchio. Un lavoro supportato dalla visione delle immagini delle telecamere di un esercizio commerciale, dall'escussione di più persone informate sui fatti e dal sequestro di un giaccone e degli indumenti utilizzati dall’indagato quella notte.
Un lavoro integrato dai sopralluoghi degli artificieri di Napoli che, comparando vari frammenti in plastica appartenenti all’esplosivo azionato con quello estratto nel corpo della donna, hanno consentito di accertare che l’ordigno – si legge in una nota a firma del Procuratore Aldo Policastro- era stato “innescato ad una distanza di circa 11 metri dal luogo in cui si trovava la persona ferita e a 8 metri e 40 dalla tensostruttura; un ordigno esplosivo improvvisato, non convenzionale, micidiale e non classificato, con caratteristiche micidiali che avevano provocato una deflagrazione tale che le sue schegge in plastica avevano lacerato in tre punti il materiale che fungeva da copertura della tensostruttura, colpendo infine una persona e rischiando di ferirne altre, atteso che all’interno della struttura erano presenti decine di persone in festa”.
Per il carabiniere le ipotesi di reato di detenzione e porto illegale di materiale esplosivo, commessi nelle immediate vicinanze di parchi e giardini pubblici e con le aggravanti dei futili motivi, della minorata difesa nonchè con violazione dei doveri inerenti ad una pubblica funzione, di lesioni colpose gravi ed accensione ed esplosioni pericolose.