Ancora polemiche a Salerno sulla presenza delle Congreghe religiose all'interno del cimitero cittadino. Il consigliere Gianpaolo Lambiase torna all'attacco, dopo la segnalazione di tre mesi fa su una vicenda che non ha esitato a definire dai "contorni paradossali". "In palese contrasto con le normative vigenti che definiscono le aree cimiteriali “aree demaniali” e quindi pubbliche, le Congreghe (o Confraternite) si ritengono “proprietarie” all’interno del cimitero di Salerno di aree ed edifici-mortuari, in virtù di atti notarili che risalgono al 1844 - spiega l'esponente di opposizione - . Esse “gestiscono” nell’area cimiteriale oltre 11mila “luoghi di sepoltura”. Luoghi di sepoltura, che vengono direttamente “concessi” ai parenti dei defunti in cambio di una “lauta ricompensa” (4mila euro a loculo?) per la tumulazione dei loro cari. Tale inusuale “attività privata” su aree pubbliche si svolge senza che sia versato alcun “canone”, anche usufruendo gratis di servizi ed utenze (acqua, corrente elettrica, raccolta rifiuti), che fornisce l’Ente Locale".
Partendo da questo presupposto, Lambiase ha ricordato che "gli uffici comunali competenti si sono attivati per risolvere il “problema”, ma ad oggi non è stato approvato alcun provvedimento che possa “sanare” questa “anomalia amministrativa”. Le Congreghe (o Confraternite) dovrebbero essere "ai sensi del vigente codice di diritto canonico, associazioni pubbliche di fedeli della Chiesa cattolica che hanno come scopo peculiare e caratterizzante del culto pubblico, l’esercizio di opere di carità, di penitenza, di catechesi non disgiunta dalla cultura". L’attività svolta all’interno del cimitero produce un potenziale “volume di affari” di qualche milione di euro, e non c’è alcun riscontro che tali somme impegnano per “opere di bene”.
Anche per questo, secondo Lambiase, è "assolutamente necessario recuperare da parte dell’Ente Comune i “canoni” dovuti fino ad oggi e mai richiesti! Ho fatto il conto dei “rimborsi” che le Congreghe devono versare alle casse comunali". E qui il consigliere snocciola l'elenco di quanto dovuto dalle associazioni religiose al comune:
- luoghi di sepoltura gestiti dalle Congreghe n. 11.500; gestiti dal Comune n. 65.600.
- incidenza percentuale di gestione “luoghi di sepoltura” da parte delle Congreghe = 17,53%
- pulizia dei viali e raccolta rifiuti (eseguita da Salerno Pulita) all’interno dell’intera area cimiteriale: costo per il Comune = 284.000 euro/anno.
- spesa addebitabile alle Congreghe: 284.000 euro x 17,53% = 49.785 euro/anno.
- illuminazione viali e lampade votive (contratto-luce gestito da Sinergia): 3.000 euro/mese; consumo elettricità esclusivo per illuminazione viali: 1.500 euro/mese x 17,53% = 262,95 euro/mese x 12 mesi = 3.155,40 euro/anno da addebitare alle Congreghe.
- consumo acqua corrente e spese per custodia/guardiania dell’area cimiteriale (dati non ancora quantizzati dagli uffici).
"La somma (con i dati disponibili) porta ad un totale di 52.940,40 euro, che le Congreghe devono versare ogni anno al Comune per la fornitura di “pubblici servizi”. So che l’Amministrazione comunale di Salerno ha intenzione di “porre rimedio” al problema. Spero - conclude Lambiase - che si producano rapidamente atti e provvedimenti utili alla riscossione dei “canoni” dovuti, per evitare “responsabilità contabili”, che chiamino in causa amministratori e funzionari comunali".