Il monossido di carbonio ha rischiato di sterminare una famiglia nel giorno dell'Epifania. E' successo in Irpinia, ad Ariano, dove quattro persone sono vive per miracolo. Si tratta di una donna di 35 anni e tre minori di 9,14 e 16 anni.
L'allarme è scattato all'alba, all'interno di un'abitazione di contrada Bosco Ficucelle, nelle campagne a nord della città. Per il freddo gelido, avevano lasciato la stufa accesa durante la notte.
Una delle persone presenti in casa era sveglia, ed è stata questa la salvezza. Accusava dolori alla testa e mal di stomaco. I due equipaggi del 118 giunti da Montecalvo e dalla sede di Ariano hanno intuito subito tutto. Intossicazione da monossido di carbonio. Non hanno perso tempo. Rapida la corsa al pronto soccorso dell'ospedale Frangipane. Qui i medici hanno sottoposto con immediatezza le quattro persone a tutte le cure necessarie. Tre sono rimasti sotto osservazione mentre la bimba più piccola è stata ricoverata nel reparto di pediatria. Nessuna, fortunatamente, versa in pericolo di vita. Ma i medici non hanno dubbi: poteva essere davvero una strage.
A causare l'intossicazione sarebbe stata una stufetta a legna difettosa. Sul posto i Vigili del Fuoco del distaccamento di Grottaminarda e i carabinieri della compagnia di Ariano. Nella zona nessuno si sarebbe accorto di nulla. Fortunatamente la strada era transitabile, nonostante la presenza di neve e ghiaccio. La rapidità dei soccorsi grazie ad una rete di emergenza Anpas efficiente su questo territorio è stata ancora una volta fondamentale.
Il precedente in Irpinia
Poco meno di un anno fa. L’8 febbraio 2018 alla località Cerzito di Mirabella Eclano. Una fuga di gas, dovuta al cattivo funzionamento di una caldaia in un’abitazione causò la morte di una donna e il ricovero di tre persone. La tragedia si verificò in via San Leonardo. La vittima, Antonia Pascarella, 69 anni, uccisa dalle esalazioni di monossido di carbonio. Suo marito Giuseppe D’Ambosio, stessa età, riuscì a salvarsi. Il fratello Carlo, rimasto lievemente intossicato insieme alla moglie Claudia. Furono i vicini di casa a precipitarsi nella villetta per soccorrere i malcapitati dopo una telefonata della figlia dei due coniugi, che da Roma, aveva intuito tutto e fatto scattare l’allarme dopo aver percepito qualcosa di strano.
Era il primo gennaio del 1998 invece, quando a causa di una fuga di gas una violenta esplosione fece temere il peggio all'interno di una villetta in località Cesine ad Ariano Irpino, lungo la strada che porta al Santuario di San Liberatore. Una ragazza finì in coma a Napoli, ma fortunatamnente i medici riuscirono a salvarla.
Il monossido di carbonio è un killer capace di uccidere senza avvertire. La sua azione letale avviene in pochi minuti. Un gas velenosissimo prodotto da stufe, camini, caldaie, scaldabagni e bracieri a carbonella difettosi o collocati in ambienti privi aria. Colpisce spesso nel sonno. Chi è fortunato si sveglia per il forte mal di testa, avvertendo sintomi come la nausea, mal di stomaco e stato di confusione, riuscendo a salvarsi ma la maggioranza delle persone viene colpita direttamente nel sonno purtroppo senza scampo.