Poche ore dopo che uno dei 32 migranti che si trovano dal 22 dicembre scorso sulla nave Sea Watch ancora in attesa di un porto di sbarco si è gettato in mare per tentare di raggiungere a nuoto le coste maltesi, da Napoli arriva l'appello del sindaco De Magistris ai suoi cittadini. Sul sito del Comune Dema ha lanciato una raccolta dati per chiunque voglia aiutare chi verrà accolto. Un alloggio, mezzi di trasporto, cibo, coperte, cure mediche: ogni cosa è utile, ogni forma di aiuto è ben accetta. E subito la risposta dei napoletani non si è fatta attendere. Associazioni, professionisti, medici stanno mettendo a disposizione ciò che possono per sostenere la battaglia del sindaco che apre il porto di Napoli ai migranti nonostante le decisioni del Viminale.
Si può rispondere alla richiesta di aiuto al link seguente: http://www.comune.napoli.it/aiuto_ai_migranti
Nel frattempo la Sea Watch è stata raggiunta oggi da due navi delle organizzazioni umanitarie Sea Watch e Mediterranea in missione congiunta per portare viveri e rifornimenti a bordo e per dare il cambio all'equipaggio che da due settimane attende l'assegnazione di un porto sicuro.
De Magistris ribadisce che «Non c'è alcuna ordinanza che ha chiuso il porto di Napoli che è aperto alle navi da crociera, ai pescherecci, ai traghetti e ai bambini che stanno morendo in mare e lo sarà sempre fino a quando sarò sindaco di Napoli».''Noi non stiamo facendo i disubbidienti o i ribelli. Noi siamo ubbidienti alla Costituzione. - ha aggiunto De Magistris - Qui nessuno sospende nulla, non stiamo mettendo la legge nel cestino o la stiamo gettando dalla finestra, ma la applicheremo nel rispetto della Costituzione a cui i ministri e i sindaci giurano e poi vedremo chi sta tradendo''. ''Noi - ha concluso - non ci piegheremo alla violenza istituzionale e alla protervia del ministro Salvini e devo dire di tutto il Governo''.