Contrada

Obiettivo Mondiale per Carmine Tommasone. Il pugile di Contrada ha messo nel mirino la corona iridata WBO dei Pesi Piuma. Il prossimo 2 febbraio, al Ford Center at The Star di Frisco, in Texas, il boxeur irpino (19 vittorie consecutive con 5 prima del limite) affronterà il campione del mondo, Oscar Valdez (score di 24-0 con 19 ko). Il match è all'interno di una riunione pugilistica che prevede altri 2 titoli mondiali. Alto impatto per il match e per il potenziale ingresso di Tommasone nella storia della boxe italiana. Solo Primo Carnera, Nino Benvenuti e Gianfranco Rosi hanno vinto un titolo mondiale negli States. 

Il profilo degli atleti

Carmine Tommasone - Nato 34 anni fa ad Avellino, alto 168 centimetri, professionista dal giugno 2010, è reduce dalla vittoria ai punti contro Giovanni Ramirez, lo scorso 30 novembre al Teatro Obihall di Firenze. In otto anni di professionismo, nella categoria dei pesi piuma, ha vinto i titoli di campione d’Italia, campione dell’Unione Europea e campione intercontinentale WBA. E’ soprannominato “Mr. Wolf” non perché abbia qualcosa in comune con il personaggio del film “Pulp Fiction” interpretato da Harvey Keitel, ma perché il simbolo della sua terra di origine, l’Irpinia, è il lupo. Carmine è stato il primo pugile professionista a disputare le Olimpiadi, nell’edizione 2016 svoltasi a Rio De Janeiro in Brasile. “Le Olimpiadi mi hanno dato un’enorme visibilità che ho potuto riscontrare al ritorno in Italia quando la gente mi fermava per la strada per chiedermi l’autografo o per farsi una foto con me”: afferma Tommasone, seguito dalla Opi Since 82 di Salvatore Cherchi da meno di un anno. Il suo debutto con la nuova scuderia risale al febbraio scorso a Roma. “Quando il mio manager Christian Cherchi mi ha chiamato per propormi di disputare il titolo mondiale mi è sembrato di ricevere un regalo di Natale. Sono stato assalito da una sensazione di felicità ed anche di incredulità: solo un anno dopo il mio primo match con i colori della Opi Since 82, ricevo l’opportunità di combattere per il titolo mondiale. Come se non bastasse, il match si farà in America. Ringrazio Christian e Salvatore per la fiducia che ripongono in me. Per fortuna, ho combattuto il 30 novembre scorso e quindi sono in una condizione fisica ottimale. Durante l’anno, peso 5-6 chili in più rispetto al limite dei pesi piuma (57,15 kg). Ma il 30 novembre ero 57,3 kg e non sono salito di molto. Non ho mai smesso di allenarmi con la mia squadra che comprende l’allenatore Michele Picariello (mi segue da quando avevo 10 anni), il preparatore atletico Biagio Zurlo e il professore Giuseppe Saviano, la nutrizionista Antonia Califano, il fisioterapista Enrico Lembo e per la pesistica Domenico Santorelli con il quale una volta alla settimana faccio un lavoro finalizzato a migliorare l’esplosività. Inoltre, mi sottopongo a numerose sedute di sparring con i ragazzi della palestra e altri pugili amici che mi danno un mano. Oscar Valdez è un picchiatore, ma ho già affrontato pugili con un’alta percentuale di vittorie prima del limite. Inoltre, nel match contro Scott Quigg si è rotto la mascella e questo gli peserà a livello psicologico. Sono molto rapido, vado spesso a segno con il jab e nel prossimo mese, con il mio team, farò un lavoro specifico per battere Oscar Valdez. Vado in America per vincere". Gli fa eco il maestro Picariello: “Siamo pronti per l’impresa. Valdez è un fuoriclasse, ma noi stiamo curando tutti i dettagli per far salire sul ring Carmine nelle migliori condizioni possibili. Conosciamo bene il palmares del messicano e consapevoli della sua forza, lo rispettiamo, ma da parte nostra c’è grande entusiasmo e voglia di ribaltare il pronostico”. Infine, il commento del direttore sportivo, Federico Iannaccone: “il titolo mondiale è un match che tutti i pugili sognano, ma pochi riescono a raggiungerlo. Carmine si è meritato questa chance, anzi è arrivata anche tardi per certi versi. Sarà un match difficilissimo e partiamo sfavoriti, ma Carmine non si è mai tirato indietro e sicuramente si batterà con la sua “fame” da vero lupo. L’impossibile può diventare possibile, crederci e vincere contro tutti e tutto, senza avere rimpianti. Nella nostra piccola comunità, Contrada, c’è fermento ed entusiasmo, siamo orgogliosi di tutto quello che Mr Wolf sta compiendo, del lustro che sta dando alla nostra terra, pertanto ci stiamo organizzando con un maxi schermo per seguire le gesta del nostro beniamino oltreoceano”.

Oscar Valdez - Nato a Nogales, in Messico, 27 anni fa, alto 166 centimetri, è molto popolare negli Stati Uniti per il suo stile aggressivo che è da sempre il preferito dal pubblico americano ed infatti ha sostenuto 22 dei suoi 24 combattimenti negli USA (gli altri 2 in patria). Ha vinto il mondiale dei pesi piuma WBO il 23 luglio 2016 a Las Vegas demolendo in due riprese l’argentino Matias Carlos Adrian Rueda. Il messicano ha difeso la corona WBO battendo per ko tecnico al settimo round il giapponese Hiroshige Osawa e superando ai punti il colombiano Miguel Marriaga, il filippino Genesis Servania e il britannico Scott Quigg (i cui pugni hanno rotto la mascella ad Oscar Valdez). L’organizzatore Bob Arum ha commentato così il ritorno sul ring di Oscar Valdez: ”Sarà un grande evento rivedere in azione il nostro piccolo guerriero Oscar Valdez, il 2 febbraio, dopo una coraggiosa vittoria contro Scott Quigg e un periodo di inattività dovuto alla rottura della mascella. Oscar garantisce sempre emozioni al suo pubblico".

L'arena - Il Ford Center è un impianto da 12.000 posti che si trova all’interno di The Star, il quartier generale della squadra di football americano dei Dallas Cowboys ed anche questo aggiunge fascino alla manifestazione pugilistica del 2 febbraio, soprattutto per la stampa americana.