Benevento

Lusinghiero e prestigioso exploit per l’allenatore sannita di basket Alessandro Di Pasquale in Spagna. Il quarantatreenne coach nominato assistant dello storico sodalizio Valencia Basket Club dallo scorso agosto, si è aggiudicato il torneo Adidas Next Generation che ha decretato l’ammissione alla final eight in programma in primavera a Vitoria tra le migliori formazioni europee e che si svolgeranno in concomitanza con le final four di Eurolega.

Il Valencia ha ottenuto l’ammissione di diritto nel club delle migliori otto battendo Barcelona, Praga, Ludwig e in finale la Virtus Bologna. Un risultato inatteso quello dei valenziani frutto dell’ottimo lavoro svolto da Di Pasquale e riconosciuto anche dagli stessi dirigenti spagnoli. L’allenatore beneventano da agosto oltre ad essere il secondo, tutte le mattine allena la tecnica individuale della formazione junior ed inoltre è anche il coach titolare della formazione juniores femminile del Valencia. Una sorta di full immersion di Di Pasquale dal 2014 in poesso della tessera Fiba di allenatore.

“Sto vivendo una grande esperienza umana e professionale – ha detto Alessandro Di Pasquale -. Il mio obiettivo è quello di continuare la carriera all'interno della società che mi ha dato una opportunità che in Italia nessuno mi avrebbe mai concesso. La mia è stata una scelta di crescita. In Spagna il basket viene seguito e particolarmente valorizzato, a Valencia, inoltre, c'è meritocrazia al contrario dell'Italia dove a certi livelli ci arrivi solo per conoscenze o altro. Per la cronaca preciso che ugualmente in Italia non mi mancavano le proposte per allenare in C e B. Sono riuscito ad approdare a Valencia grazie al lavoro svolto in passato. Alcuni dirigenti, infatti, mi hanno conosciuto in occasione dei camp estivi che facevo in Spagna e mi hanno segnalato. Un altro motivo d’orgoglio – conclude Di Pasquale i cui genitori Giuliano e Maria Giardiello ed il fratello Antonino hanno occupato ruoli da giocatori, arbitro e allenatore nel basket – è che la società del Valencia finora aveva puntato sempre su tecnici locali non ottenendo però alcun risultato di questo livello. Questa scelta, dunque, di prendere un italiano è stata premiata”.