Napoli

"Per affrontare il tema Sud serve ripartire dalla Costituzione, dai valori in essa scolpiti e troppe volte vanamente declinati. Dai diritti costituzionali, a cominciare dal diritto alla salute ed all'istruzione. Non servono azioni tampone, misure spot, o improduttivo assistenzialismo. Si tratta di accrescere soprattutto i livelli di produttivita' nella duplice accezione: produttivita' del sistema, ma soprattutto 'produttivita' totale dei fattori' realizzando quelle riforme, anche di natura istituzionale, che ne sono il logico presupposto" cosi' in un intervento su il Mattino, Stefano Caldoro capo della opposizione di centrodestra in Consiglio regionale della Campania."Per stimolare la discussione sull'Autonomia - si legge nei passaggi delle riflessione - e per arrivare a nuove determinazioni nell'assetto istituzionale ed amministrativo, si e' pensato al pieno coinvolgimento dei cittadini del Sud attraverso un Referendum consultivo sugli articoli 116 e 117 della Costituzione" "La via del Referendum - dice - e' coerente con un percorso riformista. Gli elettori saranno chiamati a condividere anche la proposta con la quale il regionalismo differenziato potra' completarsi anche in chiave istituzionale, attraverso la creazione di Macroregioni". La facolta' di chiedere autonomia su specifiche materie deve realizzarsi, pero', in modo equilibrato In particolare con la determinazione a regime dei fabbisogni standard nazionali, e l'attivazione del Fondo di perequazione a copertura totale, oggi compensato da un 'target perequativo' del 50%, molto lontano da quello integrale previsto in Costituzione. Nella proposta di legge delega del Veneto - ricorda Caldoro- si prevede che a partire dal secondo anno dal conseguimento dell'autonomia, per ciascuna delle materie devolute, si calcoli un fabbisogno standard commisurato sia alla popolazione e alle specificita' del territorio, sia al gettito dei tributi locali in rapporto ai valori nazionali, sebbene quest'ultimo sia un indicatore di reddito e non di bisogno. Per questi motivi il processo di Autonomia non puo' prevedere un percorso asimmetrico. Tutte le Regioni devono partire insieme".