Battipaglia

C'è chi ha brindato, chi ha sparato i fuochi d'artificio, chi si è diverto in piazza. E chi magari il capodanno lo ha trascorso in presidio davanti ai cancelli dello stabilimento, perché se non si fa qualcosa il rischio concreto è che il nuovo anno possa iniziare nel peggiore dei modi. Dopo il cenone di Natale, anche la notte di San Silvestro ha visto la presenza dei lavoratori della Treofan Italy davanti allo stabilimento di Battipaglia. 

Bidoni accesi per riscaldarsi e affrontare il freddo pungente, panini e speranza: è stato questo il capodanno delle maestranze della Piana del Sele. Sono 78 i dipendenti che, dopo la cessione dell'impianto dal gruppo De Benedetti agli indani di Jindal, non hanno più certezze sul loro futuro. Intorno a quel fuoco solidale di chio condivide oggi il lavoro, domani chissà, sono stati intonati anche inni tipici della tradizione dei briganti.

Intanto, il sindaco di Battipaglia Cecilia Francese ribadisce che la soluzione va trovata ai massimi livelli, in particolare dal tavolo convocato presso il ministero dello Sviluppo Economico presieduto da Luigi Di Maio, che a Santo Stefano ha fatto visita alla Treofan ed ha incontrato i lavoratori. La fascia tricolore salernitana intanto ha chiesto ai sindacati una giornata di mobilitazione capace di coinvolgere i protagonisti nazionali e portare ai massimi livelli le istanze e le aspettative non solo dei dipendenti ma, più in generale, di tutte le aziende in crisi della Piana del Sele.