Pietrelcina

Leonardo Masone, consigliere comunale di opposizione del gruppo “La Svolta” di Pietrelcina, interviene oggi sui lavori riguardanti il nuovo campo sportivo comunale. Giorni fa, lo stesso portavoce del gruppo d' opposizione di Pietrelcina aveva invece chiesto al sindaco Domenico Masone e all'Asl di Benevento, dopo le ultime vicende riguardanti la guardia medica di Pietrelcina, spiegazioni in merito alla questione. «Non è possibile credere - commentò Masone - che 3 stanze siano agibili in un intera struttura dichiarata inagibile, quella in via dello sport, ultima sede del presidio sanitario a Pietrelcina. Qualcuno deve riferire di tale anomalia. Una struttura appena appaltata per oltre un milione di euro ad una ditta di Casal di Principe. Ma aldilà delle responsabilità politiche ed amministrative c'è un problema ben più serio da risolvere: la garanzia di un presidio sanitario funzionante e sicuro per la popolazione non solo pietrelcinese». Oggi, invece, l'attenzione del consigliere, come anticipato, si concentra sulla struttura sportiva comunale ancora non ultimata:«Ci aspettavamo in breve tempo un manto verde ed invece è ancora tutto bianco. L'immagine che si scorge dall'alto di quello che dovrebbe essere il nuovo impianto sportivo è quella di un'immensa distesa bianca. I tempi per la consegna dei lavori sono scaduti ma proroghe di vario genere consentono di rimanere ancora a galla. Circa 400mila euro per il manto erboso e la messa in sicurezza: soldi ricavati dai residui dei mutui della cassa depositi e prestiti e non finalizzati alle opere sportive come qualcuno dice. Ma visto che ormai la scelta è stata fatta allora ci chiediamo: Perché non si concludono i lavori? Perché tutto questo tempo? Quanto tempo dovranno ancora aspettare le due squadre pietrelcinesi per poter finalmente avere una “casa”? Quanto tempo dobbiamo ancora aspettare per rivedere il calcio a Pietrelcina? Sono tante le voci che si rincorrono sulla sorte del nuovo stadio comunale: Noi, dalla nostra posizione possiamo solo sollecitare con forza la conclusione dei lavori e spronare l'Amministrazione assente e refrattaria a fare altrettanto nei confronti delle ditte responsabili dei ritardi affinché non si ripetano nuove anomalie, come abbiamo già assistito nel corso degli anni»