Venticano

Hanno esploso due colpi di pistola, probabilmente una calibro 22, contro le vetrine della sua attività commerciale. Ma lui, il titolare, s'è reso conto dell'accaduto dopo 3 giorni. Bravata o racket è ancora presto per dare una chiave di lettura.

L'episodio è accaduto nell'area Pip di Venticano. Il bersaglio è il mobilificio Monteforte, un'attività che ha lunghe radici nel tempo e che nella zona rappresenta un vero e proprio punto di riferimento.

Il proprietario, che non ama riflettori e pubblicità scomoda, era stato messo sul chi vive la sera del 25.

L'allarme era scattato nell'azienda e lui si era precipitato sul posto. Non aveva notato nulla di strano. Era andato via convinto di un guasto all'impianto di sorveglianza.  Il giorno dopo, un ulteriore controllo dettato dallo scrupolo di un imprenditore accorto, ma nessun particolare lo aveva colpito. Poi, quando il lavoro è ripreso in pieno e le tende alle vetrine sono state spostate per le pulizie, ecco la sorpresa: due fori di proiettile visibili nella parte alta.

Per il commerciante si tratta certamente di ragazzi, di uno scherzo: "In tanti anni di attività, mai visto nulla del genere", commenta laconico.

Tutto può essere. Ma che ci siano persone che giochino con le armi è di per sé preoccupante, non è sano. Poi che si facciano precedere da "scherzi" del genere per poi passare all'incasso, anche questo è ipotizzabile. Perché il racket funziona così. Materiale per carabinieri e polizia, sicuramente.