75 milioni per le buche stradali di Roma. Questa la cifra venuta fuori dal maxiemendamento alla manovra finanziaria del Governo Conte a trazione giallo verde. Per la città amministrata dalla sindaca cinque stelle Virginia Raggi, in tutto, sono previsti 145 milioni in tre anni per il potenziamento delle linee della metropolitana e 60 milioni in due anni (con altri 5 per l’acquisto di mezzi adatti ai lavori) per il rifacimento del manto stradale con l’intervento dell’esercito in casi emergenziali.
Indignata la reazione del comune di Napoli. L'assessore al bilancio Enrico Panini chiede che gli stessi soldi siano destinati anche a Napoli.
“Scoprire che le buche non sono tutte uguali e che si può usare l’esercito per tapparle ci precipita negli anni più bui della prima Repubblica” ha detto l'assessore.
Per il comune di Roma un vero e proprio regalo. Ma il segretario Dema è pronto a farsi sentire. “Per le buche di Napoli e degli altri Comuni rivendichiamo analoga attenzione. Sia chiaro: non sopporteremo in silenzio questa ulteriore discriminazione”.
A conti fatti, l’Urbe e i suoi amministratori avranno a disposizione un bel po' di soldini nel prossimo triennio per coprire buche, eliminare radici poco profonde, stendere asfalto dalla Colombo alla Salaria, anche con l'aiuto del ministero della Difesa, perché è evidente che si considera le buche romane al pari di un'emergenza nazionale.
Eppure le buche napoletane non sono meno pericolose di quelle romane. Secondo l'ultimo rapporto Ispra-Snpa “Qualità dell’Ambiente Urbano” del 2018 infatti Napoli è la seconda peggiore d’Italia dopo Roma. Il rapporto analizza il consumo di suolo e le relative buche e voragini che si formano di conseguenza. Se è vero quello che si dice sulla Capitale che è diventata un grande “formaggio groviera”, di certo la città partenopea non è messa molto meglio. Il rapporto ha evidenziato, attraverso un sistema di cartografie, che la situazione in generale è peggiore nel centro sud. Sono stati presi in esame 120 Comuni, tra questi si contano 562 voragini a Napoli, 150 a Cagliari, 72 casi a Palermo.
Già qualche giorno fa il sindaco Luigi De Magistris aveva rilasciato un commento impietoso sulla manovra che "discrimina ancora una volta pesantemente il Sud". Ma a questo punto, salvo modifiche dell'ultimo minuto, Napoli resterà con le sue voragini, stradali e finanziarie.