Bando per esternalizzare la riscossione dei tributi, i dubbi di Scafati Arancione: “La commissione straordinaria verifichi la possibilità che sia il Comune a gestire il servizio anziché un’altra società”
La decisione di esternalizzare nuovamente la gestione dei tributi a Scafati non è vista di buon occhio dal gruppo di "Scafati Arancione". Il bando emesso dalla commissione straordinaria, infatti, non piace a Francesco Carotenuto, portavoce del laboratorio politico in quota centrosinistra.
"E' in scadenza il contratto della Geset per la riscossione dei tributi nel nostro Comune. La commissione ha deciso di voler aprire un bando per l'individuazione di società esterna per svolgere le funzioni che fino ad oggi eseguiva appunto la Geset. Non sarebbe opportuno verificare, nell'eventualità, la possibilità di internalizzare il servizio e capire in tempi ragionevoli quanto costerebbe formare dei dipendenti già in forza al comune invece che affidare a società esterna il servizio?", si è domandato Carotenuto.
"E' evidente che il problema di organico, sempre più carente, in Municipio renderebbe tutto più complicato e anche su questo tema mi auguro che il ministro Giulia Bongiorno, avvierà, come già pubblicamente annunciato mesi fa, assunzioni nella pubblica amministrazione nel prossimo triennio, poiché circa 450mila unità andranno via per anzianità. Dalla commissione non ci aspettiamo scelte impopolari, ma scelte che vadano nell'ottica di quel ripristino della legalità che continuano ad avere come "stella polare" della propria "missione".
L'esternalizzazione di alcuni servizi, come emerge dall'inchiesta che ha portato allo scioglimento del Comune, ha visto la criminalità organizzata locale interessarsi in più occasioni alla cosa pubblica. Ecco perché tutto questo appare anacronistico. D'altronde l'Acse ha cambiato lo statuto per poter gestire questi servizi. Certo servirebbe un piano di assunzioni serio, magari da affrontare spazzando le polemiche degli ultimi giorni. Un piano che potrebbe essere programmato se si decidesse di non fare la guerra ai lavoratori, non attuando uno stato di polizia. Una decisione che farebbe risparmiare tanto denaro alle casse del Comune.
Alla commissione, oltre gli incontri di facciata che servono davvero a poco perché non incidono sulle decisioni da prendere per il futuro della nostra Scafati, chiediamo il buon senso di non restituirci una città con gli stessi problemi".