Tanta paura e almeno quattro feriti per una scossa di terremoto di magnitudo 4,8 legata all'eruzione dell'Etna che nella notte ha fatto tremare la provincia di Catania, causando crolli e danneggiamenti. L'epicentro e' stati localizzato tra i comuni di Viagrande, Trecastagni e Aci Bonnacorsi con un ipocentro a un solo chilometro di profondita' che ha accentuato l'effetto della scossa. Molti edifici vecchi hanno riportato gravi danni e decine di famiglie hanno trascorso la notte in strada. I quattro feriti non sono gravi, hanno riportato solo solo lievi escoriazioni o contusioni da codice verde.

Il centro piu' colpito dal terremoto e' Fleri, molto vicvino all'epicentro, dove una palazzina e' crollata e due persone state estratte dalle macerie sono rimaste ferite. Nel paese sono stati registrati altri crolli e i soccorritori stanno verificando eventuali crirticita'. Divelti molti lampioni. La macchina dei soccorsi si e' subito attivata.

La Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile continua a seguire l'evolversi della situazione in stretto raccordo con i centri di competenza (Ingv e Unifi) e con la Regione Siciliana. Si e' trattato della scossa piu' violenta da quando e' iniziata l'eruzione dell'Etna, la vigilia di Natale. La terra ha continuato a tremare per molte ore: dalla mezzanotte sono state registrate ben 11 scosse di magnitudo non inferiore a nella zona dell'Etna, compresa quella di magnitudo 3.3 poco dopo l'una vicino ad Aci Sant'Antonio.

Per precauzione e' stato chiuso un tratto dell'autostrada A18 Catania-Messina tra i caselli di Acireale e Giarre per la presenza di lesioni sospette sull'asfalto.L'eventuale riapertura sara' decisa dopo sopralluoghi e verifiche su sicurezza e stabilita' del tratto autostradale al momento chiuso al traffico.

L'eruzione sull'Etna e l'intensa attivita' sismica sul vulcano per ora non si ripercuotono sull'aeroporto internazionale di Catania, che rimane operativo dopo la riapertura a Natale. Tra i centri colpiti dal sisma anche Santa Venerina, dove sono caduti calcinacci dalla facciata della chiesa principale Santa Maria del Carmelo in Bongiardo ed e' crollata una statua della Madonna del campanile della chiesa del Sacro Cuore. Danni e paura anche a Zafferana etnea e nell'Acese nella zona di Lavinaio e a Santa Maria La Stella, frazione marinara nella Timpa di Acireale.

Il capo Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, accompagnato da un team di esperti del Dipartimento è in partenza per la Sicilia per fare un punto della situazione sui danni provocati dallo sciame sismico. Dopo un sorvolo dell'area colpita, Borrelli incontrerà le autorità locali presso la Prefettura di Catania per pianificare gli interventi di assistenza alla popolazione e di verifica dell'agibilità degli edifici.