“Codesta amministrazione comunale, che fino ad oggi ha gestito in autonomia, con notevoli difficoltà operative e gestionali, il servizio idrico, con l’aprossimarsi di una nuova stagione estiva non riuscirà più a garantire in maniera efficiente il servizio stesso. Pertanto la sollecitiamo lo svolgimento e l’espletamento di tutte le procedure di evidenza pubblica per l’individuazione del gestore unico”.
A scrivere è il Comune di Sant’Agata de’ Goti. Il destinatario della nota è invece il Presidente del’Aato Calore Irpino, l'ambito di appartenenza del centro caudino.
L’oggetto della missiva, lo si intuisce dall’estratto che riportiamo, è la “Gestione dell’acquedotto del Comune di Sant’Agata”. Palazzo San Francesco avrebbe infatti deciso di affidare ad un gestore unico il servizio idrico integrato che, quindi, non sarà più a carico dell’amministrazione santagatese.
Di questo si parlerà oggi in consiglio comunale nel corso della pubblica assise convocata per le ore 18 dal presidente del consiglio Nicoletta Vene e che avrà all’ordine del giorno un unico punto: appunto la discussione sulle problematiche relative alla gestione del servizio idrico e l’approvazione dei provvedimenti per l’affidamento del servizio stesso.
Servizio idrico integrato che, lo si apprende dalla stessa nota inviata all’Aato Calore Irpino, sarà affidato dal comune in via provvisoria in attesa dell’espletamento della gara.
Ma l'appuntamento di questo pomeriggio, al di là della discussione in aula, sarà molto importante per un altro motivo. Il consiglio comunale di oggi servirà per capire cosa ne sarà dell’acqua sanatagatese: perché alla fine ai cittadini interessera sapere solo una cosa: se l’acqua sarà ancora pubblica e bene comune garantito, oppure no.
Vincenzo De Rosa