Un Natale di lotta, in difesa di uno stabilimento produttivo che dà lavoro a tantissime persone e che ora rischia di chiudere i battenti. E' una festività amara quella che stanno vivendo in queste ore i lavoratori della Treofan Italy di Battipaglia. Il loro pranzo di Natale è quello consumato in presidio permanente davanti all'impianto che rischia di vivere una vera e propria beffa. Il merctao non manca, la produttività c'è ma il Gruppo potrebbe chiudere i battenti per i guai finanziari. Come a dire: quando l'economia reale fa a pugni con la finanza. La Treofan ha due stabilimenti: oltre quello di Battipaglia, l'altro insediamento produttivo è a Terni. In totale, sono circa 200 i dipendenti che rischiano di perdere il posto di lavoro, di cui 78 nella Piana del Sele.
Anche e soprattutto per questo motivo le maestranze non si arrendono e portano avanti la loro battaglia: "Non lasciateci soli, aiutateci a salvare il nostro futuro", il monito dei lavoratori per la notte di Natale trascorsa - insieme ai loro familiari - davanti alla fabbrica. Stamattina davanti ai cancelli della fabbrica ceduta agli indiani della Jindal Group ci sarà anche la Messa, alla quale sono stati invitati a partecipare il governatore Vincenzo De Luca e il ministro per lo Sviluppo Economico Luigi Di Maio. La mobilitazione va avanti da giorni e continuerà anche dopo, in attesa che si trovi una soluzione ad una situazione paradossale e allo stesso tempo dolorosa, che coinvolge decine di dipendenti.