"La lezione di questi sette anni e mezzo, non ha migliorato le nostre condizioni né il nostro modo di agire.
L'ultimo incontro al ministero, per la cassa integrazione, non ha prodotto risultati, non credo ne produrrà nei prossimi giorni visto siamo arrivati a Natale nel buio più totale."
E' la triste realtà di un 25 dicembre decisamente amaro per gli operai dell'ex Irisbus. Preferiscono farsi chiamare così dopo la sciagura di nome IIA.
"Ma noi non ci scoraggeremo - fa sapere Silvia Curcio - il prossimo due gennaio ci presenteremo tutti al lavoro, poi sarà un problema dell'azienda come gestire la situazione!!!
In fabbrica, intanto, fervono i preparativi per completare la commessa Genova, ancora una volta vi rammento che non avete capito niente, a proposito di lezioni che non sono bastate...
Se pensiamo che si possa continuare a lavorare, nelle stesse condizioni di questi ultimi due anni, ci sbagliamo di grosso. Senza nessuna sicurezza, i mezzi non si realizzano.
La tolleranza è finita, lo dico soprattutto agli Rls, e poi alla Rsa, ricordandovi che il documento sulla mancata sicurezza di un anno fa, che non avete voluto firmare, ma che qualcuno oggi cita (il d.lgs.81/2008 e il 106/2009) e invece di firmare si precipitò ad inviare all'ad, il testo, noi ce l'abbiamo ancora e questa volta intendiamo proseguire, prima che ci scappi il morto!!!
Già sono in molti a non godere di ottima salute, e sicuramente tali condizioni hanno peggiorato la situazione, quindi - continua Curcio - niente sconti, chi si reca al lavoro deve ritornare a casa sano e salvo. Per senso di responsabilità abbiamo arrangiato, pensando di contribuire alla crescita dell'azienda, non è stato così, purtroppo! Oggi se si riparte per davvero, cosa abbastanza utopistica, si riparta bene, altrimenti se non moriamo di fame moriremo di lavoro!!!"
Oggi non ci sarà la messa di Natale all'interno dello stabilimento, così come avvenuto negli anni scorsi. Il clima di sfiducia è palpabile, lo ha capito anche il cane Obama, che con il suo volto triste fa da guardiano, impaziente dinanzi ai cancelli.
"Trascorrete con serenità, nonostante tutto, il Natale insieme alle vostre famiglie, per quel che è possibile, i problemi ci sono e sono tanti, ma se restiamo uniti ce la possiamo fare!!!"
Mancano sei giorni alla fine dell'anno, gli operai attendono il miracolo da Di Maio. "Lo aspettiamo qui a Flumeri, siamo persone civili e oneste, vogliamo solo lavorare e realizzare autobus. Negli ultimi giorni ci è stato anche impedito di protestare per motivi di ordine pubblico. Lo abbiamo fatto sempre pacificamente negli anni. Continueremo a lottare e a tenere accesa la speranza. Questa fabbrica non può morire."