ll tribunale dei minori di Napoli ha revocato la responsabilità genitoriale alla coppia di San Marcellino, accusata di aver affidato la figlia 14enne ad un esorcista, nella fattispecie Don Michele Barone, per pratiche, definite "da tortura medievale" dai giudici di Santa Maria Capua Vetere. Con questa scelta, furono negate le terapie opportune preferendo riti religiosi: accuse di maltrattamenti e abusi. Il tribunale dei minori ha, di fatto, dato seguito alla misura cautelare, disposta dal Riesame. Escluso ogni tipo di tipo di rapporto, anche telefonico, tra la 14enne e i suoi genitori.
La vicenda - L'adolescente, affetta da disturbi di autolesionismo, fu prima seguita dall'equipe medica dell'ospedale Bambin Gesù, nella Capitale. I genitori optarono, in un secondo momento, per l'esorcismo e l'affidamento a don Michele Barone ritenendo la ragazza vittima di un sortilegio. Secondo l'accusa, alle pratiche del sacerdote, definiti maltrattamenti e non rituali religiosi, era presente anche la coppia.