La scrittrice Simonetta Agnello Hornby è la vincitrice del premio Penna d'Oro 2018. Il riconoscimento è stato assegnato su proposta della Fondazione "Premio Ischia - Giuseppe Valentino", dalla giuria presieduta dal Sottosegretario all’editoria sen. Vito Crimi e composta dal prof. Claudio Marazzini (Presidente dell'Accademia della Crusca), Emma Dante (drammaturga, attrice e regista teatrale), Fabrizio Salini (Amministratore Delegato Rai) e Giorgia Abeltino (Direttrice Generale Public Policy Google Cultural Institute).
Il premio Penna d’oro fu istituito nel 1957 in memoria del poeta e saggista Giovanni Papini e dal 1960, con Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è divenuto un riconoscimento ufficiale della Repubblica Italiana, destinato a "coloro che hanno onorato la cultura italiana nelle lettere e nelle discipline morali".
Negli anni il Premio è stato conferito a celebri esponenti della letteratura italiana come Salvatore Quasimodo, Eugenio Montale, Giuseppe Ungaretti, Carlo Emilio Gadda, Ignazio Silone, Mario Soldati, Alberto Moravia. Lo scorso anno è stato assegnato a Piero Angela.
La cerimonia di consegna del Premio si terrà lunedì 17 dicembre alle ore 16.00, nella sala Koch del Senato della Repubblica.
“Abbiamo deciso di assegnare – ha dichiarato il Sottosegretario Vito Crimi - il premio ad una donna che ha saputo accompagnare il genio e il cuore italiano nel mondo inserendosi in una consolidata tradizione. È tuttavia riduttivo celebrare soltanto la scrittrice ed avvocata. È nostro dovere ricordare anche la donna che si è spesa per difendere con passione e generosità i diritti dei minori, e non ultima la civile battaglia condotta con ferma determinazione per i diritti dei portatori di handicap.”
“Simonetta Agnello Hornby– si legge nelle motivazioni della giuria - è una scrittrice di grande talento, perché le sue opere, belle e significative, sono ricche di vita e di sentimenti. I personaggi creati dalla sua penna, soprattutto quelli femminili, appaiono forti, determinati e insieme capaci di emozioni intense e coinvolgenti, proprio come lei, donna ricca di talento, portatrice di tradizione, nel contempo esploratrice di luoghi e culture diverse.”
Negli oltre 60 anni della sua storia, questo prestigioso Premio è stato riconosciuto soltanto a due donne (la prima, nel 1991, è stata Lidia Storoni Mazzolani).