Avellino

di Pierluigi Melillo

Un servizio della trasmissione Rai Report su Damiano Genovese, il consigliere comunale della Lega figlio del boss Amedeo condannato all'ergastolo, finisce per scatenare un nuovo caso politico all'interno del Movimento Cinque Stelle di Avellino. Tutta colpa di una battuta del consigliere comunale uscente del M5S, Fabio D'Alessandro, che al termine dell'intervista rilasciata da Genovese si rivolge alla giornalista con un tono spavaldo: “Mi raccomando non me lo massacrate a Damiano ora che montate il servizio. Altrimenti veniamo a Roma. Non vi scordate che è sempre figlio del boss”.

Una battuta che non è affatto piaciuta ai vertici del M5S di Avellino. Il sottosegretario all'Interno Carlo Sibilia ha subito fatto diffondere via social una nota nella quale si evidenzia che “gli atteggiamenti e le parole venute fuori dal servizio di Report da parte dell’ex consigliere Fabio D’Alessandro sono imbarazzanti e inaccettabili. Lungi da noi dare giudizi sul profilo della legalità. Tuttavia il nostro dovere come gruppo politico deve essere quello di dare delle risposte chiare e nette di distanza da quelle immagini e da quelle parole. I politici devono non solo essere ma anche apparire onesti. Pertanto abbiamo già segnalato il caso ai probiviri che decideranno sulla sua espulsione. Di certo non lo vedrete mai più ricoprire alcun ruolo da candidato con il M5S”. Il Movimento, dunque, caccia D'Alessandro, che replica subito con un primo commento su facebook.

“Era solo una battuta penso che era palese”, scrive D'Alessandro, che poi aggiunge: “Ma di cosa stiamo parlando? Davvero siamo al paradosso”. In molti si dividono anche all'interno del Movimento, altri attaccano Lega e Cinque Stelle per come hanno selezionato i candidati alle comunali.