Ravello

 

Il fumo è la principale causa di tumori al mondo come azione volontaria liberamente e direttamente determinata da una singola persona.

 

Avere consapevolezza e coscienza di questa verità, dovrebbe essere sufficiente per comprendere il livello di follia che attanaglia i fumatori, e decidere di smettere o, meglio ancora, di non iniziare a fumare.

La Fondazione Ravello – Villa Rufolo ha avviato da alcuni mesi la sua campagna che si ispira agli insegnamenti di Francis Nevile Reid che, quale proprietario di Villa Rufolo, praticò a Ravello la responsabilità sociale di impresa già nella seconda metà dell’ottocento. Un dovere che tutti i soggetti di impresa dovrebbero avvertire, a maggior ragione un soggetto di impresa culturale qual è la Fondazione Ravello.

L’Amministrazione Comunale di Ravello ha da subito affiancato la Fondazione Ravello, anche nella sua qualità di Socio Fondatore, in questa campagna di civiltà tesa a migliorare sempre più le condizioni di vita, non solo dei cittadini di Ravello ma anche dei numerosi turisti che qui soggiornano.

Dopo l’avvio della campagna “Non siamo contro i fumatori, ma a favore dei non fumatori” (http://villarufolo.com/lartedismettere/ –  come già annunciato dal direttore di Villa Rufolo, Secondo Amalfitano –  prende il via la fase due “No smoking be happy” che, dal 10 al 14 dicembre prossimo, vedrà protagonisti i giovani e i giovanissimi studenti della Costa d’Amalfi e non solo.

La preziosa collaborazione con la Fondazione Veronesi, che Fondazione Ravello ha avviato già da diversi anni, porterà a Villa Rufolo la mostra “No smoking be happy” dal 10 dicembre 2018 all’8 gennaio 2019, mentre dal 10 al 14 dicembre come detto, scolaresche provenienti dalla Costa d’Amalfi, ma anche da Angri, Cava e Salerno, parteciperanno in Villa Rufolo ad incontri con divulgatori della Fondazione Veronesi che interagiranno con loro per sensibilizzarli sui rischi ed i pericoli del fumo. Exibit con polmoni animali che simuleranno quelli umani, slide e altri materiali, permetteranno ai giovani di “toccare con mano” i danni del “flagello fumo”.

Gli ultimi dati certificano che in Italia si fuma di più tra i 25 e i 44 anni (il 28%). Nella fascia d’età più giovane tra i 15 e i 24 anni, fuma il 16,2%. Dai primissimi anni Novanta ad oggi il numero dei fumatori tra i giovanissimi – tra gli undici e i 15 anni – in Europa è raddoppiato (dato Plos One- progetto Alec, ageing lungs in european cohorts). L’impennata tra i minorenni è localizzata soprattutto nei Paesi a Sud del Vecchio Continente, Italia compresa.

Da questi dati, di assoluta gravità per la salute dei nostri giovani, è partita l’iniziativa nella quale Fondazione Ravello, Fondazione Umberto Veronesi e Comune di Ravello stanno profondendo ogni sforzo per far crescere la consapevolezza nei giovani di quanto sia sciocco farsi volontariamente del male.

La gran parte dei moduli mattutini sono quasi del tutto esauriti per la partecipazione massiccia degli studenti e per venire incontro alle richieste di adulti e non che intendono comunque partecipare, sarà possibile telefonare ai numeri 089 857621 e 089 858360 per verificare la disponibilità di posti e prenotare.

La settimana della prevenzione del fumo avrà un epilogo straordinario la mattina di sabato 15 dicembre: all’Auditorium Oscar Niemeyer si parlerà di “Modelli di vita, prevenzione e cura delle patologie oncologiche” con ricercatori e medici fra i più autorevoli d’Italia grazie alla collaborazione con la Fondazione “Scuola Medica Salernitana” e l’Istituto Nazionale Tumori - Irccs “Fondazione G.Pascale”. Nei prossimi giorni sarà diffuso il programma della giornata che offrirà al pubblico la possibilità di interloquire con le straordinarie professionalità presenti.

Redazione Sa