Prima un ordigno esplosivo deflagrato davanti casa, poi 9 colpi di pistola contro l’abitazione. Nel mezzo, minacce e intimidazioni non solo nei confronti dell’imprenditore, ma anche ai suoi familiari. E’ l’incubo vissuto dal titolare di un’impresa petrolifera dell’agro nocerino sarnese, per una serie di episodi avvenuti tra il gennaio 2017 e il febbraio di quest’anno. Tredici mesi di intimidazioni e violenze che hanno portato al blitz di questa mattina condotto dalla Procura di Nocera Inferiore e del commissariato di polizia della città.
In manette sono finiti i fratelli originari del napoletano Salvatore e Alessio Cuccaro, accusati di tentata estorsione continuata e aggravata in concorso.Minacce prima verbali non solo all’imprenditore ma anche ai parenti, attraverso telefonate, foto e messaggi sul cellulare. Poi le vere e proprie intimidazioni: dall’ordigno esplosivo davanti al cancello di casa ai proiettili indirizzati contro l’abitazione.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, i due fratelli pretendevano la restituzione di un prestito da 700mila euro che l’imprenditore aveva chiesto per un investimento in Spagna. Il blitz è scattato all’alba, con gli agenti intervenuti a San Giorgio a Cremano e a Ponticelli. Entrambi si trovano agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
Le indagini però proseguono, perché per la procura i mandanti della tentata estorsione sarebbero tre. Un altro presunto complice è infatti sfuggito alla cattura ed è tuttora ricercato. L'operazione è arrivata dopo mesi di verifiche avviate dagli agenti del locale commissariato che, coordinati dai magistrati della procura della Repubblica di Nocera Inferiore, sono riusciti a ricostruire le dinamiche di una serie infinita di vessazioni e minacce all'indirizzo dell'imprenditore del comparto petrolifero.
Redazione Salerno