Capaccio

Ancora reati ambientali da parte di allevamenti bufalini nel territorio di Capaccio Paestum. Il nucleo ambientale investigativo del comune ha denunciato il titolare di un allevamento con l'accusa di gestione illecita di rifiuti. Nel mirino, in particolare, il deposito, lo stoccaggio e lo smaltimento dei reflui zootecnici. Si tratta solo dell'ultimo risultato ottenuto dalla task force costituita dall'ufficio ambiente capaccese che, in sinergia con la polizia municipale, ha avviato una serie di appostamenti sul territorio proprio per incastrare gli inquinatori.

Impegnate nelle attività di controllo e verifica anche le guardia del Wwf di Salerno: all'attenzione degli uffici della Procura è finito il titolare di un allevamento bufalino, in località Cannito di Capaccio Paestum.  Durante l'attività ispettiva, inoltre, è stato richiesto l'intervento del personale veterinario dell'Asl, al fine di verificare il rispetto del benessere animale e del rispetto delle condizioni igienico sanitarie. Insomma, una serie di controlli ad ampio raggio, che non si fermano qui.

“Le attività proseguiranno - commenta l’assessore con delega alla sicurezza urbana e alla polizia municipale, Piero Cavallo - al fine di individuare e denunciare i fenomeni di inquinamento ambientale nel territorio comunale. Massima attenzione, dunque, per contrastare questi fenomeni e i controlli si estenderanno anche ad altre attività per verificare il rispetto di tutte le normative in materia ambientale”. Non è la prima volta che le aziende bufaline - di Capaccio Paestum ma più in generale del territorio della Piana del Sele - finiscono nel mirino perché accusate di smaltire in maniera inadeguata i reflui zootecnici, con gravi ripercussioni sull'ambiente ed in particolare lungo il corso dei fiumi che poi sfociano in mare.

Redazione Salerno