Pomigliano d'Arco

"Sono abituato a misurarmi sulla buona amministrazione, ed ho sconfitto i 5 Stelle a Pomigliano per ben due volte. Non avevo bisogno delle Iene per battere il M5S, e l'unica cosa che mi sento di dire e' che ora anche loro capiranno cosa significa essere dato in pasto alle tigri".

Così Lello Russo, sindaco di Pomigliano d'Arco, spazza via il venticello che da qualche giorno a Pomigliano D'Arco (Napoli) vorrebbe lui e nella sua Amministrazione di centrodestra l'ispiratore delle inchieste giornalistiche che hanno portato alla ribalta nazionale i presunti abusi edilizi evidenziati su un terreno a Mariglianella di comproprieta' del papa' del ministro Luigi Di Maio, cosi' come il lavoro a nero di tre ex manovali della ditta della famiglia del vicepremier. Anche sui social qualcuno punta il dito contro Russo, ricordando, tra l'altro, la sua vicenda giudiziaria, quando, negli anni Novanta, pure all'epoca sindaco della cittadina delle grandi fabbriche, fini' sotto accusa per poi essere assolto con formula piena una decina di anni dopo.

"Ero innocente - afferma Russo - ma ho dovuto penare per anni prima della piena assoluzione che ha sancito la mia estraneita' alle accuse. Adesso anche loro conoscono l'onta dei giornali, loro che si professano i paladini dell'onesta', pronti a dare in pasto alle tigri anche il contrabbandiere di caramelle. Ed ora c'e' chi accusa me di aver chiamato i media? Capisco che si voglia trovare un capro espiatorio. Ma non posso certo essere io. Li ho sconfitti per due elezioni comunali consecutive, esclusivamente con la buona amministrazione. Se continuano cosi' - conclude la fascia tricolore - tra due anni non riusciranno nemmeno a presentare una lista propria".

Da Salerno, il governatore De Luca sulla vicenda dei presunti abusi edilizi non le ha mandate a dire: "Abbiamo questo paradosso straordinario in Italia. Abbiamo al Governo, in nome 'dell'onesta' onesta'', gente che vive in un appartamento che ha fatto un abuso di 150 metri quadri e ha sanato tutto con 3mila euro. Centocinquanta metri sono una sopraelevazione, un bell'appartamento. Pero' 'onesta' onesta''. E siamo tutti contenti". Lo ha detto durante il convegno "Riqualificare le citta': un passo nel futuro", riferendosi al vicepremier Luigi Di Maio.