"Siamo in un Paese in cui il 'farabuttismo' dei 5 Stelle e' diventato un modo di essere". Vincenzo De Luca, governatore della Campania, inasprisce ancora i toni della polemica che in queste ore sta alimentando il dibattito politico. Dopo la vicenda Di Maio padre, l'ironia sulla sventura del genitore per il figlio, oggi, parlando della chiusura dei punti nascita a Sapri e a Polla, ha rincarato la dose: "Non fanno niente dalla mattina alla sera - ha tuonato rivolgendosi ai 5 Stelle - sono sfaccendati, hanno l'abitudine di mettere il cappello sulle cose buone che si fanno e fare gli sciacalli quando c'e' qualche problema di cui loro sono responsabili".
Per De Luca "se bisogna fare cortei" per la chiusura dei punti nascita "bisogna farli a Roma davanti al ministero della Salute" perche' "la Regione ha fatto il mille per cento del proprio dovere".
Poi il governatore ha ricordato che "il presidente della Regione ha presentato la richiesta di deroga per i punti nascita gia' a maggio di quest'anno, quella richiesta e' stata bocciata dal Ministero della Salute diretto dai grillini ad agosto. Ieri abbiamo ripresentato un nuovo piano ospedaliero che fa ancora di piu', prevede i punti nascita a Sapri e a Polla ma prevede anche di fare dei Dea di primo livello a Sapri e a Polla".
Il governatore campano, a margine del convegno 'Riqualificare le citta': un passo nel futuro', ha anche attaccato duramente la burocrazia: "Siamo un Paese nel quale la trasformazione urbana e' impedita per il groviglio normativo, per un codice degli appalti che e' un monumento all'idiozia e per norme giudiziarie che ovviamente determinano un clima di paura nella pubblica amministrazione".
"Bisogna prendere in mano il problema e dare consapevolezza a tutti che l'economia della trasformazione urbana, opere pubbliche, manutenzioni urbane, stradali e territoriali, grandi opere significano decollo dell'economia e creazione di lavoro".
Illustrando l'mpegno della Regione Campania, De Luca ha spiegato di aver "appena finanziato per mezzo miliardo di euro 280 progetti esecutivi per le strade di tutta la Campania, molte delle quali sono nel Cilento e in provincia di Salerno. Finanziamo per altri 180 milioni di euro interventi sulla portualita' minore. Stiamo lavorando per modificare la legge urbanistica, tentare di semplificarla e cercare di dare in qualche modo respiro all'economia della trasformazione urbana".
La Regione vorrà "di dare respiro all'economia e creare lavoro. Il nostro obiettivo non e' dare mance ai giovani che non servono a niente ma di dare un lavoro che consenta di avere dignita' e di farsi una famiglia".