Sarà interrogato martedì prossimo a Napoli, dal gip Federica Colucci, che ne ha ordinato l'arresto, l'ingegnere Letizio Napoletano, 62 anni, responsabile dell’Ufficio tecnico lavori pubblici del Comune di Cerreto Sannita, da ieri ai domiciliari.
Difeso dagli avvocati Gianluca De Vincentis e Nico Salomone, il professionista è stato colpito da un provvedimento restrittivo eseguito dalla guardia di finanza ed adottato in una costola dell'indagine della Dda, denominata The Queen, che, rimbalzata all'attenzione dell'opinione pubblica nel marzo 2017, con decine di arresti, è ora al vaglio del giudice dell'udienza preliminare.
Nel mirino, come è noto, una serie di gare di appalto nelle province di Napoli, Caserta e Benevento. Un elenco nel quale figurava anche quella per i lavori di restauro della Torre civica medievale di Cerreto Sannita, per la quale è stato chiamato in causa Napoletano.
Il suo nome compare nell'ordinanza in compagnia di quelli di altre tre persone, due delle quali componenti la commissione, di cui Napoletano era presidente, che nell'ottobre 2014 aveva aggiudicato la gara alla 'Bretto Opere stradali Srl'. Di qui l'ipotesi di reato di turbativa di gara in concorso, che si aggiunge a quella di una presunta corruzione prospettata per il solo Napoletano, che, secondo gli inquirenti, avrebbe ricevuto la somma di 10mila euro dall'amministratore della società.
A Napoletano viene infine contestato un abuso d'ufficio relativo, nel 2015, all'affidamento dell'incarico di consulente archeologico, per la sorveglianza sui lavori di restauro della Torre, ad un allievo di un docente universitario, quest'ultimo chiamato in causa in concorso.
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