Monteforte Irpino

 

di Siep

Nella giornata di domani, a Monteforte Irpino, si terranno i funerali di Gianmarco Gimmelli. La funzione sarà celebrata nel suo comune d’origine. Gianmarco, 32 anni, fu adottato dal Brasile quando era ancora un bambino. Gimmelli lo scorso 15 novembre saltò giù dalla finestra di casa, dopo aver accoltellato e ucciso Claudio Zaccaria e aver ferito alla gola la fidanzatina 18enne di quest'ultimo.

Stando a quanto afferma l'ultimo quadro clinico del giovane, oltre alle diverse lesioni interne, a fermare la sua vita è stato un aneurisma. 

Il cuore forte di Gianmarco Gimmelli non ha retto piu`. Ieri mattina alle 7,30 ha cessato di battere. Il trentaduenne di Monteforte Irpino e` spirato in un letto del reparto di Rianimazione dell’ospedale «Moscati» di Avellino.

Il trentaduenne di Monteforte Irpino non s’e` mai risvegliato dal coma. Non ha mai ripreso conoscenza. Alle lesioni interne e ai traumi provocati dalla caduta, s’era aggiunto negli ultimi giorni un aneurisma che aveva ulteriormente compromesso il quadro clinico portandolo alla morte. Intanto i messaggi di cordoglio si sono moltiplicati sui social network. Tanti si chiedono cosa sia accaduto quel maledetto giovedì mattina. Vicinanza e` stata espressa nei confronti dei genitori, una famiglia assai stimata e ben voluta di Monteforte Irpino (assistita dall’avvocato Gaetano Aufiero) che aveva deciso di adottare quel ragazzo originario del Brasile quando era ancora un bambino. Ora l’unica testimone di quanto accaduto e` Ylenia Fabrizio. La diciottenne ferita ma sopravvissuta al massacro, in cui ha perso la vita il suo fidanzato Claudio Zaccaria.

 

La diciottenne, attraverso il suo legale Rosaria Vietri, ha chiesto di essere ascoltata dagli inquirenti.

Resta da ricostruire l’intera vicenda e come abbiano trascorso i tre ragazzi i momenti precedenti al delitto. Alcuni particolari raccontano della condivisione di un film davanti al televisore. Poi qualcosa e` andato storto. Gimmelli avrebbe accoltellato più volte Zaccaria, che aveva altre ferite su mani e volto, a dimostrazione del tentativo estremo di difendersi. Tre i fendenti che hanno attinto alla gola Ylenia. Aggredita, secondo il suo racconto, al ritorno nell’appartamento, da dove si era allontanata per acquistare delle sigarette.