Montaguto

 

di Gianni Vigoroso

In Irpinia, la frana di Montaguto resta un sorvegliato speciale. Le avvisaglie di una nuova attività in atto a monte non vengono assolutamente sottovalutate dalla Protezione Civile diretta da Claudia Campobasso soprattutto alla luce delle ultime abbondanti piogge che stanno interessando la Valle del Cervaro.

Era stato il sindaco si Montaguto Marcello Zecchino a sollevare pochi giorni fa nuovamente l’allarme.

L’ex  Capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, lo aveva del resto ribadito in più di un’occasione: "Guai abbassare la guardia sulla frana di Montaguto."

La manutenzione dovrà essere costante negli anni altrimenti l’incubo potrebbe nuovamente riaffacciarsi. Il mostro non dorme affatto, anzi mostra cenni di un risveglio concreto. Zecchino ha già informato della situazione il Prefetto di Avellino Maria Tirone.

"Come Comune, abbiamo dato la nostra piena disponibilità e collaborazione, è solo nell'immediato che possiamo scongiurare nuovi rischi. Le opere realizzate nel 2010, oggi purtroppo sono nuovamente minacciate da un versante instabile."

Il dato di oggi è questo: Vi è una movimentazione di masse volumetricamente significative, di circa 200.000 metri cubi a seguito di una frattura a monte della frana. 

La manutenzione delle opere idrauliche dunque è necessaria e indispensabile. La Comunità Montana dell'Ufita dopo il passaggio di consegne da parte della Regione Campania ha ottenuto anche un corposo finanziamento. 

Così il numero uno della Protezione Civile della Regione Campania Claudia Campobasso, intervenuta personalmente pochi giorni fa allo scalo di Savignano per avviare gli interventi di somma urgenza nel fiume Cervaro.

"La vigilanza, il monitoraggio non è mai cessato. Ma ora stiamo riprendendo una serie di azioni importanti al fine di ridurre il carico di acqua a monte della frana, dove vi sono segnali di una rattivazione del movimento."

La frana di Montaguto che divise in due l’Italia, è considerata la più grande d’Europa e in quest’angolo dell’Irpinia alle porte della vicina Puglia, lo Stato ha vinto, grazie all’arrivo dell’esercito e della protezione civile spazzando via la Camorra, che si accingeva a mettere le mani sull’affare lavori.