Avellino

di Pierluigi Melillo

Ciampi non è più il sindaco di Avellino. E la politica ora si interroga sul futuro della città.

Sibilia difende il sindaco. Sui social il primo a uscire allo scoperto è il sottosegretario all'Interno Carlo Sibilia del Movimento Cinque Stelle che pubblica il post al vetriolo del sindaco (iniziativa che aveva acceso lo scontro in consiglio comunale) e accusa: “Lo sfiduciano perché non sanno più come attaccarlo – scrive Sibilia – ma ha fatto più lui in 5 mesi che loro in 5 anni. Forza Vincenzo, andiamo avanti”.

De Mita: Ciampi vittima del suo partito. Per l'ex deputato Giuseppe De Mita a “dire il vero il sindaco si era sfiduciato da solo da un po' di tempo, vittima com'era della sua inadeguatezza e delle pressioni interne al suo partito. L'epilogo era già scritto dal momento del ballottaggio: accordi posticci subito rimangiati, sulla rabbia schiumosa di un cambiamento parolaio. Del resto, Ciampi non sarebbe nemmeno arrivato al ballottaggio se non fosse stato per l'esercizio di un voto disgiunto nella nostra coalizione, che ha il sapore dell'ambizione vigliacca coltivata da improbabili personaggi. Il pareggio non poteva che portare alla ripetizione della partita. Che vedrà però uno schema completamente cambiato. La questione vera adesso non sono le ragioni della sfiducia, ma la proposta che si intenderà offrire alla città. Ora l'attenzione va posta solo su questo terreno, evitando gli errori. Siamo la forza politica che è stata all'opposizione dal 2008. Altri sono stati i protagonisti, benché cerchino di nascondersi dietro banali parole. E siamo la forza politica che, per aver affrontato da subito le questioni aperte dal voto del 4 marzo, ha iniziato a riorganizzarsi scommettendo sul rinnovamento e l'affidabilità. Faremo il nostro tentativo di dare una risposta alla città, lontani dalle polemiche ed estranei alle tattiche. Con le nostre idee e i nostri candidati. La nostra ambizione non è il potere, ma far tornare a crescere Avellino. La credibilità della politica va ricostruita con i cittadini e tra i cittadini. Saranno i Comitati promotori dei Popolari, ai quali abbiamo iniziato a dare vita, il soggetto che darà corpo nel modo più intelligente alla voglia di protagonismo di una città che giustamente rivendica una guida nuova, all'altezza della nostra tradizione. Insieme ripartiamo da qui!”.

Martusciello: noi, coerenti. Secondo l'eurodeputato di Forza Italia, Fulvio Martusciello, “la scelta di sfiduciare il sindaco di Di Maio dimostra che ad Avellino c'è classe dirigente. Quanti consiglieri comunali – spiega Martusciello - non avrebbero preferito la poltrona alla battaglia politica. Qui invece ad Avellino con il voto anche della Lega ha mandato a casa l'inconcludenza con la fascia tricolore".