Caivano

 

di Simonetta Ieppariello

Blitz nel Parco Verde di Caivano, militari in azione tra le palazzine. Una operazione che ha portato ad importanti sequestri di armi e droga in una delle zone di maggiore spaccio del napoletano. Durante perquisizioni i carabinieri della compagnia di Casoria, del reggimento Campania e del nucleo cinofili di Sarno hanno sequestrato un kalashnikov nascosto nel sottoscala di una palazzina e avvolto in t-shirt e plastica per proteggerlo dalla polvere. 

Al piano più alto della stessa palazzina i militari hanno scovato due vani mimetizzati nel muro. Ad aprire il varco un dispositivo elettronico che veniva azionato tramite un telecomando. Una volta aperto l’accesso i militari hanno recuperato nei vani 3,3 chili di hashish, 410 grammi di cocaina, 71 grammi di marijuana, un revolver con matricola abrasa, due pistole semiautomatiche con matricola abrasa, munizioni e materiale per il confezionamento di droga. Ma non solo.

Sempre all’ultimo piano di quell’edificio, dove non avrebbe dovuto esserci nulla, c’erano invece due appartamenti completamente abusivi. Una scoperta che ha aperto le porte ai militari di un vero e proprio attivo arredato in perfetto stile da scene del film Gomorra, in cui secondo i primi rilievi abitava un congiunto di un capopiazza che è stato denunciato; l’altro era in fase di costruzione. Gli appartamenti sono stati sequestrati. All’interno ambienti arredati con televisore e arredi ispirati al lusso sfarzoso, laccati in bianco perla e rifiniture dorate, con carta da parato, suppellettili kitsch e un letto dalla testata barocca dorata. L’illuminazione dei vani era stata realizzata con faretti a soffitto e le finestre riparate da sontuose tende.

Nel corso del servizio arrestato in flagranza un pusher: Luigi L., 52enne di Crispano già noto alle forze dell’ordine, è stato preso dai carabinieri della tenenza di Caivano mentre spacciava e addosso aveva sei bussolotti di eroina e kobret. altri 53 bussolotti, uguali per forma e colore, sono stati rinvenuti in un vano ascensore nei pressi del luogo dove è stato bloccato lo spacciatore.