Il parcheggio fantasma, una storia infinita.
Opera incompiuta, tra ritardi, disagi e menefreghismo. Da quattro anni il centro del paese è un labirinto
Il parcheggio fantasma del Santuario di San Rocco, uno scandalo che dura da sei lunghi anni, da quando vi fu la presentazione del progetto in pompa magna da parte del sindaco Rodolfo Salzarulo e dell’amministrazione comunale. L’opera sarebbe dovuta servire, stando alle premesse a valorizzare le aree circostanti il luogo sacro, meta di tanti pellegrini e ad offrire al paese una maggiore accoglienza in termini di ricettività. Promesse che sono cadute nel vuoto, come lo è quel cantiere ormai fatiscente e abbandonato al proprio destino alle spalle del Santuario più caro ai lionesi sparsi in tutto il mondo.
Un pugno nell’occhio dopo aver spazzato via un’area già adibita sufficientemente a parcheggio e strada di collegamento strategica tra via San Rocco, Piazza della Vittorio, via Serro di Morra e via Ugo Foscolo. Una bretella fondamentale tra le due direttrici del paese.
Un vero e proprio dramma per chi in questi anni ha dovuto subire dopo il grande e disastroso terremoto dell’ottanta, una seconda sciagura, ma questa volta causata non dalla natura, bensì dal menefreghismo e dal disinteresse più totale. Filomena Rascionato, amministratrice della società che si occupa della vendita di piastrelle, ceramica ed altri arredi, azienda storica del paese fondata dal padre Felice nel 1962, è l’unica insieme al Santuario ad aver subito un inestimabile danno. La sua attività aveva iniziato i lavori di ampliamento, interrotti proprio a causa del cantiere della vergogna. Insieme ad un gruppo di fedeli, Rascionato ha costituito un comitato, denominato “Pro Santuario di San Rocco”, per dare voce ad un paese completamente alla deriva, rimasto troppo assente e in silenzio di fronte a tante opere incomplete, come le case popolari in via Serro di Morra.
Parla Filomena Rascionato, imprenditrice
Il suo è un vero e proprio calvario
“Certo, il dramma è iniziato una maledetta mattina del 2011, quando mi sono ritrovata la strada inaspettatamente chiusa, senza alcun preavviso.”
Possibile che nessuno si sia preoccupato della sua azienda….
“Probabilmente no, gli interessi evidentemente sono spostati in aree commerciali fuori dal paese.”
E come si fa ad andare avanti, lei è stata letteralmente sigillata con la sua azienda…
“Il primo anno l’ho vissuto nell’angoscia, tanto è che ho dovuto ricorrere ad un neurologo. Stavo impazzendo, poi quando hanno iniziato gli scavi, talmente forti erano le polveri sottili che mi hanno causato problemi polmonari. Quindi al danno commerciale, si è aggiunto anche quello psicofisico.”
Come fanno i clienti a raggiungere la sua azienda
“Abbiamo dovuto posizionare tabelle ovunque per poter indicare il tragitto in quanto complicato da raggiungere. Qualche cliente spesso ci contatta al telefono e noi lo raggiungiamo lungo la strada, facendo da staffetta.
Ma l’amministrazione comunale?
“L’ingegnere capo del comune di Lioni Antonio Di Genova, responsabile del settore tecnico, da me più volte interpellato sia come Ceramiche Rascionato che come presidente del comitato cittadino, mi ha rassicurato con una mail che entro la fine di giugno i lavori verranno completati.”
Siamo a maggio, è tutto fermo, a meno che non avvenga un miracolo di San Rocco…
“Lo stiamo aspettando da anni questo miracolo, certo siamo a maggio e il cantiere è ancora fermo, come lei stesso sta vedendo.”
E quindi a cosa si aspetta..
“Si aspettano i fondi regionali, per la copertura del decreto, approvato già nel luglio del 2014.”
E la politica in tutto questo? Siamo di fronte ad un appuntamento elettorale importante per le regionali, anche qui a Lioni avete un vostro referente Rosetta D’Amelio, cosa si sente di dire….
“Certamente se ci fosse stato un impegno da parte della nostra consigliera, il problema si sarebbe risolto in breve, ma evidentemente non c’erano interessi a farlo e alla fine chi subisce è sempre e solo il semplice cittadino.”
Il sindaco?
“Con lui ho avuto solo un diverbio quando mi hanno recintato a sorpresa la zona, poi da allora il nulla. Non sono stata più ricevuta e non ho avuto alcun personale chiarimento. E per fortuna che un sindaco, dovrebbe essere al servizio di tutti i suoi cittadini.”
Quest’opera quindi deve restare incompiuta?
“Intanto l’amministrazione ha già un altro cantiere pronto, questa volta rivolto al servizio dell’area commerciale.”
E non è un controsenso secondo lei visto che qui il problema di San Rocco è legato proprio alla mancanza di fondi, da dove spunta ora questa nuova opera…
“Chiedetelo al sindaco, un motivo, ci sarà”
Bene a questo punto, attendiamo una lettera, una risposta, un impegno serio e concreto su questa vicenda sia dal sindaco Salzarulo che dalla candidata alle regionali D'Amelio. E' una vicenda sulla quale non si può più tacere.
Mail contatto: giovannivigoroso@libero.it
Gianni Vigoroso