Grottaminarda

A Grottaminarda celebrati i 100 anni dalla fine della Grande Guerra. Presentato un documento inedito del 1920. La pioggia non ha fermato le celebrazioni del 4 novembre a Grottaminarda.

Prima la Santa Messa officiata dal Parroco Don Carmine Santoro in una Chiesa del Rosario gremita. Poi il corteo lungo Corso Vittorio Veneto, la deposizione di una corona sul Monumento ai Caduti da parte dell'Associazione Nazionale Combattenti di Grottaminarda accompagnata dal suono del "Silenzio Militare", la benedizione ed un momento di preghiera. Momenti di commozione alla lettura di tutti i nomi dei Caduti e Dispersi in guerra di Grottaminarda.

Come particolarmente toccati sono state le letture di alcune poesie da parte degli alunni dell'Istituto Comprensivo San Tommaso d'Aquino. Presenti oltre ai rappresentanti di diverse associazioni le Forze dell'Ordine: Carabinieri, Polizia Stradale, Vigili del Fuoco e Polizia Municipale poichè il 4 Novembre non è solo il Giorno dell’Unità Nazionale, ma è anche la Giornata delle Forze Armate. Il Sindaco, Angelo Cobino, a nome di tutta l'Amministrazione, nel ringraziare tutti per la presenza, ha ricordato come questo 4 novembre si connoti di ulteriore significato per la ricorrenza dei 100 anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale. Ha ripercorso brevemente i fatti storici quando il Generale Armando Diaz comunicò con "Il Bollettino della Vittoria" la conclusione della battaglia di Vittorio Veneto con la vittoria dell’esercito Italiano sugli Austro-Ungarici e la firma dell'armistizio.

"Riunirsi ed essere in tanti – ha detto il primo cittadino – in una ricorrenza così importante davanti al nostro Monumento ai Caduti per una sentita riflessione sul valore della Patria, sul sacrificio compiuto da questi uomini, da questi nostri concittadini, mostra come la bella comunità di Grottaminarda sappia trovare coesione e slancio.

L'augurio è che non vi siano più momenti conflittuali tra le singole comunità e tra le nazioni ma che si possa crescere sempre di più nella concordia e nella pace".

La parola è poi passata ai rappresentanti dell'Associazione "Città Viva" per una riflessione e per la lettura di un brano tratto da un documento inedito risalente a 2 anni dopo la fine della guerra di grande rilevanza storica e sentimentale per Grottaminarda. Si tratta del discorso da parte dell'insegnate elementare A. Cogliani, letto in occasione della "Commemorazione dei gloriosi Caduti sui campi di Battaglia" nella Chiesa Madre di Grottaminarda, datato 29 febbraio 1920.

"Celebrare la fine di una guerra – ha affermato Emanuela Ianniciello, Presidente di Città Viva – vuol dire celebrare il dolore, il sangue ed il sacrificio di tutti coloro i quali erano partiti per difendere un unico valore: la nostra Patria. Ed in questo documento inedito c'è proprio il pianto, il dolore delle mamme che avevano visto andar via i propri figli, delle mogli che avevano perso i propri mariti e delle famiglie lasciate sole". Gabriele Uva, Vice Presidente di Città Viva, dopo la lettura di un passaggio particolarmente toccante che si conclude con la frase "Chi muore per la Patria non muore mai", nel sottolineare il valore storico di quel documento ha evidenziato come "la storia sia memoria e senza memoria non ci sia futuro"

Redazione Av