Ceppaloni

Pene ridotte in appello per le due persone di Ceppaloni che il Tribunale di Benevento aveva condannato per usura aggravata il 2 aprile del 2014. Si tratta di Orazio Russo e del figlio Mario, tirati in ballo da un'indagine del sostituto procuratore Giovanni Tartaglia Polcini e della guardia di finanza.

Al termine del processo, il collegio giudicante aveva inflitto 5 anni ad Orazio e 4 anni a Mario Russo, disponendo anche il risarcimento dei danni, da liquidarsi in separata sede, in favore delle tre parti civili: un'imprenditrice di Benevento ed il marito, assistiti dall'avvocato Alberto Mignone, ed Assoconsum con l'avvocato Antonella Maffei.

Dopo aver dichiarato l'intervenuta prescrizione per gli episodi fino al 2005, la Corte di appello ha fissato in 3 anni e 6 mesi la pena per Orazio e in 2 anni e 6 mesi per Mario Russo, difesi dall'avvocato Dario Vannetiello.

Nel mirino degli inquirenti era finito un cambio di assegni per decine di migliaia di euro che sarebbe stato fatto alla titolare di un'azienda con interessi ritenuti usurari.

Esp