Santo Stefano del Sole

 

di Andrea Fantucchio 

«Ho il diavolo in corpo, aiutatemi». Ha urlato questa e altre frasi sconnesse e poi si è barricato in casa. Prima – secondo quanto ricostruito dai carabinieri – aveva imbrattato diverse abitazioni e alcune auto. Poi l'uomo è stato convinto a uscire e, dopo le cure del personale del 118, è finito all'ospedale Landolfi di Solofra. Emergono altri particolari sulle frasi apparse sui muri del paese di Santo Stefano del Sole, in provincia di Avellino. I cittadini si sono svegliati con quelle scritte, fatte con la vernice rossa, apparse nei dintorni dell'ufficio postale e anche della chiesa. Una serie di frasi che avevano spinto i residenti a chiamare i carabinieri.

«Sangue»; «santità un libro di sangue è morte»; e «Dio è morto»; queste alcune delle parole apparse sui muri di Santo Stefano. l'autore ha aggiunto anche un nome «Franco gran Priore» e in una occasione fa riferimento ai «Cavalieri Templari», ai quali si aggiungono frasi con all'interno delle città salernitane: «Pagani e Nocera». Frasi che sembravano slegate da ogni logica. Come dimostrato dalle indagini affidate ai carabinieri della compagnia di Avellino e al nucleo investigativo.

L'autore è stato presto individuato: un 50enne del posto che si è subito barricato in casa. Continuava a urlare. In quei drammatici minuti si è anche temuto che l'uomo potesse commettere qualche gesto estremo. Per fortuna gli uomini dell'Arma, grazie anche a un mediatore, sono riusciti a gestire la situazione. Dopo ore di attesa il 50enne è stato convinto a uscire e ha raggiunto i carabinieri. A Santo Stefano del Sole era intervenuta anche una ambulanza. L'uomo è stato affidato al personale medico e poi trasferito al Landolfi di Solofra. Dove c'è un reparto specializzato nel trattamento di patologie psichiatriche.