San Martino Valle Caudina

«In qualità di iscritti al Pd ma soprattutto in qualità di persone che hanno creduto e credono negli ideali di un partito che ha da sempre incarnato e difeso il senso della correttezza e del rispetto delle regole e che in tempi non lontani ha fatto della questione morale un principio imprescindibile, intendiamo porre l'attenzione sulla deprecabile situazione che si è creata nella nostra cittadina e che coinvolge il segretario del PD di San Martino Valle Caudina».

Comincia così la nota a firma degli attivisti della "Fabbrica delle idee", la componente cui fa riferimento la minoranza del circolo "Vellotti" di San Martino. Il riferimento, ovviamente, è alla sospensione - confermata oggi dal Tar Campania, nonostante il ricorso - dalla carica di consigliere comunale inflitta a Ivan Clemente, che del circolo Pd sammartinese è anche segretario. «Chiunque partecipi attivamente alla vita del nostro partito sa benissimo - scrivono gli attivisti della Fabbrica - che nel regolamento è scritto chiaramente che non è permesso ricoprire la carica di segretario a chi ha subito una condanna penale anche se solo al primo grado di giudizio e che se la pena viene comminata nel corso del periodo di incarico , chi la ricopre è obbligato a presentare le proprie dimissioni. Purtroppo è proprio questo il caso in cui da un mese ci troviamo a San Martino. Il nostro segretario, a cui personalmente auguriamo di risolvere nei successivi gradi di giudizio le vicissitudini giudiziarie, si trova in questa situazione di incompatibilità e  a tutt'oggi non ha rassegnato le sue dimissioni anzi si accinge ad affrontare una campagna elettorale per le prossime regionali con l’assordante silenzio dei nostri vertici provinciali che sarebbero dovuti intervenire in merito alla questione. Per questi motivi - conclude seccamente la nota del gruppo Pd - riteniamo qualsiasi azione politica intrapresa dalla segreteria del circolo “Martino Vellotti” illegittima».

redazione