Plagiato e convinto a fare sesso, dure le accuse del sostituto procuratore del tribunale di Salerno Elena Guarino che nella sua requisitoria ha chiesto dieci anni per G. A. e 9 per i suoi due complici S. C. e S. U. che hanno fatto richiesta di rito abbreviato, tutti accusati delle violenze sessuali di gruppo che sarebbero state consumate presso il centro massaggi di via Talamo a Cava de’ Tirreni. Vittima un 17enne. I fatti risalirebbero a un periodo che va dall' l'ottobre del 2015 e l'aprile del 2016. Il gup Mariella Albarano emetterà la sentenza il prossimo mese di dicembre.
Al vaglio degli inquirenti documenti, tabulati telefonici e altre prove che per l'accusa dimostrerebbero come il ragazzino, nonostante alcune contraddizioni nei suoi racconti su quanto accaduto, abbia subito le violenze. Sarebbe stato manipolato, approfittando anche di un suo leggero deficit mentale, con dimostrazioni di atti sessuali con pupazzi e sesso orale. La difesa respinge le accuse parlando di rapporti consenzienti.
Le indagini sono partite nel 2016 dopo la denuncia da parte della madre del ragazzo. In un primo momento il giovane, in compagnia di un amico, si sarebbe recato spontaneamente nel centro massaggi per fare della pubblicità. Poi sarebbe stato convinto a fare da modello e a farsi riprendere. In questo frangente al posto di semplici massaggi avrebbe invece subito palpeggiamenti e minacce. Nel caso avesse parlato di quello che era successo i video di quanto successo sarebbero stati diffusi in rete. Tutto poi sarebbe sfociato in uno stupro di gruppo da parte degli indagati che al momento della violenza indossavano maschere e parrucche per non essere riconosciuti.
Sara Botte