Avellino

20 firme, forse di più e non di meno. Ad Avellino le opposizioni preparano la mozione di sfiducia al sindaco pentastellato Vincenzo Ciampi. E venerdì la protocolleranno alla presidenza del consiglio comunale. Domani in un'altra riunione si definiranno i dettagli del testo ma ormai dopo il summit di oggi pomeriggio a Piazza del Popolo la strada è segnata. “Vedere allo stesso tavolo tanti consiglieri di estrazione diversa è un segnale importante di coesione per chiudere questa esperienza amministrativa”, dichiara Dino Preziosi. L'opposizione è pronta, dunque, a staccare la spina. E poco importa che Carlo Sibilia e i 5stelle si dicano pronti a tornare alle urne, sicuri di prendere l'80 per cento dei voti. La capogruppo del Pd Enza Ambrosone raccoglie la sfida e annuncia: “Questo è chiaramente l'auspicio del sottosegretario del M5S e io non ho la certezza di un esito elettorale diverso ma abbiamo la responsabilità di ripresentarci ai cittadini per voltare pagina”. Ormai il sindaco ha i giorni contati. Novembre potrebbe essere il mese per chiudere l'esperienza amministrativa. Scettico rispetto alla mozione di sfiducia il consigliere comunale della Lega, Sabino Morano, che ospite di Otto Channel nel corso della rubrica “Punto di vista” si è detto sicuro che “Ciampi governerà ancora a lungo. Noi – ha spiegato Morano chiarendo la posizione della Lega – non firmeremo la mozione di sfiducia. Ma aspettiamo che Ciampi, soprattutto sui conti del comune, sia coerente rispetto al cambiamento promesso e avvii le procedure per il predissesto”. Morano ha, però, ammesso che finora "ci sono stati solo annunci e proclami. Ciampi è in sella da solo tre mesi e certo non potevamo aspettarci la rivoluzione. Ma adesso verificheremo se le sue scelte andranno realmente nella direzione di un rinnovamento della politica in città".

pi. mel.