Monteforte Irpino

 

di Andrea Fantucchio 

«Scusi, signora: dovrei consegnare questo orologio a suo figlio».

«Quale dei due: Marco o Luca (nomi di fantasia)».

«Luca, signora».

«Portateglielo direttamente voi. Lo studio è qui vicino», si è svolta così la conversazione fra una anziana signora di Monteforte e un "fantomatico" venditore di orologi. Con un marcato accento napoletano: probabilmente un truffatore. Come la signora ha poi verificato, infatti, il figlio non aveva mai comprato alcun orologio. E il venditore non ha mai fatto visiga al suo studio.

Non un episodio isolato. A Monteforte il truffatore avrebbe provato a colpire anche altre volte. La strategia è semplice: prima viene scelto accuratamente il bersaglio. Di solito si tratta di una persone anziana. Quindi si prova a rifilare il così detto “pacco”, fingendo di avere la merce da consegnare a un parente. Se la signora paga in contanti, il gioco è fatto. Il truffatore consegna gli oggetti: nel caso degli orologi si tratta, in realtà, di  “patacche” di pochi euro, realizzate però abbastanza accuratamente da “fregare” la sprovveduta vittima.

Purtroppo le truffe ai danni di anziani sono ancora cosi diffuse anche in Irpinia. Meno di due settimane fa, alcuni truffatori del casertano avevano preso di mira una avellinese. L'ultraottantenne abitava a via Piave. I due truffatori l'avevano contatta prima telefonicamente, dicendo che il figlio aveva bisogno di versare dei soldi per sbloccare un conto in banca. Per fortuna la trattativa non era andata a buon fine. I carabinieri avevano teso una trappola ai truffatori. E – dopo la consegna di oltre 3mila euro da parte della vittima – avevano bloccato i due indagati con i soldi. Le truffe ai danni di anziani si svolgono con modalità simili: la vittima viene contattata a casa, poi si fissa l'incontro, ed è lì che avviene la consegna dei soldi. Per fortuna, questa volta, il truffatore a Monteforte non è riuscito nel suo intento.