Muore in clinica dopo un'iniezione. Otto sanitari sono finiti sotto inchiesta per la morte di Belfiore Allegretti, 76enne autotrasportatore in pensione di Castel San Giorgio. L'uomo è deceduto lo scorso venerdì sera in una clinica privata e di riabilitazione di Roccapiemonte, era in cura dopo aver subito un ictus. Sul caso sta indagando la Procura di Nocera Inferiore, dopo la denuncia dei familiari dell'uomo.
Sono finiti nei guai sei medici e due infermieri della struttura privata: l’accusa per tutti è di omicidio colposo in concorso. Si attendono ora i risultati dell'autopsia sulla salma, svolta ieri dal medico legale Giuseppe Consalvo, per chiarire le cause della morte del 76enne e si vi siano responsabilità da parte di chi l'ha avuto in cura.
Il 30 agosto scorso l'anziano era stato colpito da un ictus cerebrale.
La famiglia decise così di portarlo all’ospedale di Nocera Inferiore, dove venne ricoverato nel reparto di Neurologia. In un primo momento sembrava fosse migliorato e che le sue condizioni fossero stabili, poi l’ospedale dispose il trasferimento in una clinica privata di Roccapiemonte, per la riabilitazione della mano e della gamba destra.
Qui le condizioni del 76enne hanno iniziato ad aggravarsi sempre di più. Per i familiari dell'anziano la situazione sarebbe precipitata gravemente dopo un’iniezione effettuata per curare un’infezione, un farmaco che gli avrebbe procurato una reazione allergica risultata per il 76enne fatale. L'ipotesi del decesso resta quella dello shock anafilattico. I figli hanno così deciso di sporgere denuncia ai carabinieri per vederci chiaro sull vicenda e accertare i motivi della morte del loro congiunto.
S.B.