La due giorni di commemorazione per il 75esimo anniversario di Monte Carmignano si è conclusa con la visita inaspettata, e molto gradita dagli amministratori comunali, di Niklas Wagner, Capo Ufficio Politico Ambasciata della Repubblica Federale di Germania a Roma.
Doveva essere a Caiazzo sabato 12 ottobre ma un guasto all’auto non gli ha permesso di essere presente. E così ha raggiunto il comune guidato dal sindaco Stefano Giaquinto il giorno successivo, “ha voluto esserci comunque anche senza cerimonie ufficiali - ha spiegato la fascia tricolore - è stato nostro ospite, è rimasto tutta la giornata con Noi. Ha prima fatto visita al Cimitero Comunale e poi si è recato sul luogo del’Eccidio. Abbiamo parlato di futuro, di sinergia , della creazione di una rete delle città Martiri e del Parco della Memoria, idee da subito condivise”.
La memoria ha un grande futuro, una frase che ha fatto da comune denominatore degli eventi organizzati per non dimenticare la strage che causò nel 1943 la morte di 22 vittime innocenti, tra uomini, donne e bambini.
Presso il Piccolo Teatro Jovinelli di Palazzo Mazziotti si è tenuto alla presenza di studiosi, esperti e cultori l'incontro-dibattito “L’Italia, la Germania e il futuro dell’Europa”. Nel corso del convegno è stato presentato il saggio “Tra memoria e oblio, l’Eccidio di Caiazzo” a cura di Nicola Sorbo, autore che a quasi 25 anni dai processi di Santa Maria Capua Vetere Sorbo torna ad affrontare l’annoso tema del conflitto tra le ragioni del diritto e il sentimento di giustizia.
Al cimitero comunale è stata deposta un corona d'alloro presso il Sacrario delle Vittime di Monte Carmignano. Il momento - alla presenza di autorità civili e militari, numerosi sindaci del territorio, associazioni, ragazzi delle scuole superiori e del presidente della provincia e sindaco di Pignataro Maggiorr Giorgio Magliocca - è stato introdotto dalla lettura di poesie a cura dell’attore caiatinoPeppe Fiore accompagnato da maestro Franco Mantovanelli.
Poi la funzione religiosa celebrata da don Antonio Di Lorenzo nella "Cappella Santa Maria del Soccorso" e il corteo fino al luogo del massacro.
“Eventi che sono una testimonianza per le future generazioni, occasioni per alimentare e rafforzare il legame con la comunità gemellata di Ochtendung - conclude Giaquinto - lunga vita alla amicizia, agli studi e alla ricerca”.