Cervinara

 

di Andrea Fantucchio

Due agguati armati nel giro di poche ore in  Valle Caudina (Avellino). Vittime due giovani che sono stati feriti alle gambe. Su entrambi gli episodi incombe l’ombra del regolamento di conti. Ieri sera un 22enne è stato attinto alla caviglia destra da un colpo di pistola. E’ accaduto in via Ciardoni, stradina che si snoda attraverso la frazione Ferrari di Cervinara, a una manciata di metri dall’Abbazia di San Gennaro. Erano da poco suonate le campane che richiamano la gente a messa: ore 19.30. Quando le pattuglie dei carabinieri e una ambulanza hanno raccolto l’attenzione dei passanti.

“Che è successo?”, Le prime testimonianze sono confuse. C’è chi parla di una auto sopraggiunta a tutta velocità in Via Ciardoni, chi di una motocicletta con a bordo due uomini con il volto coperto da un casco integrale, che avrebbero fatto fuoco. La seconda, al momento, sembra per gli investigatori la pista più plausibile. La vittima dell’agguato non è originaria del comune caudino, ma abita a Cervinara da diversi anni, in compagnia della moglie. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato trasportato all’ospedale “Rummo” di Benevento.

Intorno alle 21, non lontano da Cervinara, nel comune di San Martino Valle Caudina, un 29enne è stato ferito a un piede da un proiettile. All’altezza di via San Salvatore due persone, a bordo di una Fiat 500 bianca, hanno raggiunto la vittima, già nota alle forze dell’ordine, sparando diversi colpi di pistola. Il 29enne è stato trasportato all’ospedale “Fatebenefratelli” di Benevento. I carabinieri, che si occupano delle indagini, ora acquisiranno immagini raccolte dal circuiti di telecamere private. E hanno già ascoltato alcune persone, anche se al momento non sarebbero emersi elementi utili per le indagini. Dichiarazioni rilevanti potrebbero arrivare proprio dai due ragazzi rimasti feriti, se decideranno di collaborare. 

Non si esclude infatti che i due agguati siano correlati. Di certo hanno lasciato il segno nelle piccole comunità caudine. Gli amministratori potrebbero presto chiedere al prefetto, Maria Tirone, la convocazione del Comitato per la sicurezza.